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Tredici capi di imputazione per Donald Trump che dovrà consegnarsi entro il 25 agosto. L’ex presidente: “Caccia alle streghe!”

L’ex presidente statunitense Donald Trump è stato incriminato lunedì per la quarta volta su decisione del Gran Giurì della contea di Fulton, ad Atlanta. La decisione attiene all’indagine sulle sue pressioni per ribaltare il risultato delle elezioni del 2020 in Georgia e arriva al termine di una giornata in cui sono stati sentiti vari testimoni, fra i quali il repubblicano Geoff Duncan, l’ex vice governatore della Georgia. All’inizio sostenitore di Trump, Duncan è poi divenuto uno dei suoi più accesi nemici. “È il peggior candidato di sempre”, ha detto lasciando il tribunale dopo la deposizione. I giudici hanno incriminato altre 18 persone tra cui il legale Rudolph Giuliani e l’ex capo dello staff Mark Meadows oltre agli avvocati Kenneth Chesebro e John Eastman, considerati gli architetti del piano per usare elettori pro Trump falsi in Georgia e in altri stati vinti da Joe Biden.

Nello specifico a Trump sono contestati 13 capi di imputazione. Tra questi la la legge anti racket, l’aver sollecitato un pubblico ufficiale a violare il suo giuramento di fedeltà, la cospirazione per impersonare un pubblico ufficio (la vicenda dei falsi elettori) e commettere una serie di falsi. “Una cospirazione criminale per cercare di sovvertire il risultato delle elezioni” del 2020 in Georgia. Così la procuratrice distrettuale della contea di Fulton, in Georgia, Fani Willis ha illustrato l’incriminazione. La procuratrice nomina tutti e 19 gli incriminati e ricorda che sono presunti innocenti. “Ora è compito del mio staff dimostrare che queste accuse sono al di là di ogni ragionevole dubbio davanti all giuria nel corso del processo”, aggiunge Willis. “Concedo” agli incriminati “l’opportunità di consegnarsi volontariamente non più tardi del 25 agosto a mezzogiorno”, afferma la procuratrice.

Dal canto suo Trump ha criticato quella che ha definito un’accusa “truccata” nei suoi confronti. “Mi sembra truccato!” ha scritto sulla sua piattaforma social Truth. “Perché non mi hanno incriminato 2,5 anni fa? Perché volevano farlo proprio nel bel mezzo della mia campagna politica. Caccia alle streghe!”. Trump guida con ampio margine i sondaggi sulle preferenze tra i candidati per le primarie del partito di Repubblicano che serviranno per scegliere lo sfidante di Joe Biden nelle prossime elezioni presidenziali. La procuratrice della Georgia Fani Willis è una “fanatica” di parte che ha “strategicamente” rallentato la sua indagine per “massimizzare le interferenze con la campagna elettorale e danneggiare Trump”, afferma lo staff dell’ex presidente.