Non preghiere né pensieri, ma l’invito a donare, dando anche piccolo aiuto concreto alle popolazioni colpite dagli incendi che hanno devastato le Hawaii, in particolare l’isola di Maui e Lahaina. È questo l’appello lanciato dall’ex presidente statunitense, Barack Obama, che, via social, ha deciso di sostenere con un video la Croce Rossa hawaiana e alla Ong Malama Maui. “Come tante persone nel mondo, io e Michelle abbiamo il cuore spezzato per i danni devastanti” degli incendi dice Obama nel video. “Ora ci ritroviamo a piangere le vite perdute e i nostri pensieri e preghiere vanno alle famiglie che hanno perso così tanto – aggiunge – Il fatto è che i pensieri e le preghiere in un momento come questo non bastano”. Da qui l’invito a mobilitarsi per sostenere quelle associazioni che “stanno fornendo un sostegno diretto alle persone che ne hanno bisogno”. “L’Ohana (la famiglia ndr) – continua – si unisce e fa di tutto per restituire all’isola, alla città e alle persone”, ciò che gli incendi ha tolto loro.
Mondo - 16 Agosto 2023
Incendi alle Hawaii, Barack Obama lancia un appello: “Pensieri e preghiere non bastano, servono donazioni” – Video
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Non preghiere né pensieri, ma l’invito a donare, dando anche piccolo aiuto concreto alle popolazioni colpite dagli incendi che hanno devastato le Hawaii, in particolare l’isola di Maui e Lahaina. È questo l’appello lanciato dall’ex presidente statunitense, Barack Obama, che, via social, ha deciso di sostenere con un video la Croce Rossa hawaiana e alla Ong Malama Maui. “Come tante persone nel mondo, io e Michelle abbiamo il cuore spezzato per i danni devastanti” degli incendi dice Obama nel video. “Ora ci ritroviamo a piangere le vite perdute e i nostri pensieri e preghiere vanno alle famiglie che hanno perso così tanto – aggiunge – Il fatto è che i pensieri e le preghiere in un momento come questo non bastano”. Da qui l’invito a mobilitarsi per sostenere quelle associazioni che “stanno fornendo un sostegno diretto alle persone che ne hanno bisogno”. “L’Ohana (la famiglia ndr) – continua – si unisce e fa di tutto per restituire all’isola, alla città e alle persone”, ciò che gli incendi ha tolto loro.
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Roma, 2 gen. (Adnkronos) - "È quello che abbiamo chiesto. Ma capire è una parola inutile. Io non capisco niente e chi ci capisce è bravo. Si chiede, si fa e si combatte per ottenere rispetto. Capire no, mi spiace. Magari, capire qualcosa mi piacerebbe". Lo dice Elisabetta Vernoni, madre di Cecilia Sala, dopo l'incontro con la premier Giorgia Meloni a palazzo Chigi ai cronisti che le chiedono se la giornalista potrà avere altre visite da parte dell'ambasciata.
Roma, 2 gen. (Adnkronos) - Nella telefonata di ieri "avrei preferito notizie più rassicuranti da parte sua e invece le domande che ho fatto... glielo ho chiesto io, non me lo stava dicendo, le ho chiesto se ha un cuscino pulito su cui appoggiare la testa e mi ha detto 'mamma, non ho un cuscino, né un materasso'". Lo dice Elisabetta Vernoni, madre di Cecilia Sala, dopo l'incontro con la premier Giorgia Meloni a palazzo Chigi.
Roma, 2 gen. (Adnkronos) - "No, dopo ieri nessun'altra telefonata". Lo dice Elisabetta Vernoni, madre di Cecilia Sala, ai cronisti dopo l'incontro a palazzo Chigi con la premier Giorgia Meloni. "Le telefonate non sono frequenti. E' stata la seconda dopo la prima in cui mi ha detto che era stata arrestata, poi c'è stato l'incontro con l'ambasciatrice, ieri è stato proprio un regalo inaspettato. Arrivano così inaspettate" le telefonate "quando vogliono loro. Quindi io sono lì solo ad aspettare".
Roma, 2 gen. (Adnkronos) - "Questo incontro mi ha fatto bene, mi ha aiutato, avevo bisogno di guardarsi negli occhi, anche tra mamme, su cose di questo genere...". Lo dice Elisabetta Vernoni, madre di Cecilia Sala, lasciando palazzo Chigi dopo l'incontro con la premier Giorgia Meloni.
Roma, 2 gen. (Adnkronos) - "Cerca di essere un soldato Cecilia, cerco di esserlo io. Però le condizioni carcerarie per una ragazza di 29 anni, che non ha compiuto nulla, devono essere quelle che non la possano segnare per tutta la vita". Lo dice Elisabetta Vernoni, madre di Cecilia Sala, dopo l'incontro con la premier Giorgia Meloni a palazzo Chigi.
"Poi se pensiamo a giorni o altro... io rispetto i tempi che mi diranno, ma le condizioni devono essere quelle di non segnare una ragazza che è solo un'eccellenza italiana, non lo sono solo il vino e i cotechini". Le hanno detto qualcosa sui tempi? "Qualche cosa - ha risposto -, ma cose molto generiche, su cui adesso certo attendo notizie più precise".
Roma, 2 gen. (Adnkronos) - "La prima cosa sono condizioni più dignitose di vita carceraria e poi decisioni importanti e di forza del nostro Paese per ragionare sul rientro in Italia, di cui io non piango, non frigno e non chiedo tempi, perché sono realtà molto particolari". Lo ha detto Elisabetta Vernoni, mamma di Cecilia Sala, dopo l'incontro a palazzo Chigi con la premier Giorgia Meloni.
Roma, 2 gen. (Adnkronos) - "Adesso, assolutamente, le condizioni carcerarie di mia figlia". Lo dice Elisabetta Vernoni, madre di Cecilia Sala, dopo l'incontro con la premier Giorgia Meloni a palazzo Chigi ai cronisti che le chiedono quali siano le sua maggiori preoccupazioni. "Lì non esistono le celle singole, esistono le celle di detenzione per i detenuti comuni e poi le celle di punizione, diciamo, e lei è in una di queste evidentemente: se uno dorme per terra, fa pensare che sia così...".