Non si sa chi dei due si sia espresso per primo, e se le affermazioni di uno siano o meno una risposta a quelle dell’altro. Ma nelle ultime ore due esponenti di governo di Fratelli d’Italia hanno dimostrato di pensarla all’opposto sul caso di Roberto Vannacci, il generale dell’Esercito che in un libro auto-pubblicato – “Il mondo al contrario” – ha espresso un’incredibile sequela di affermazioni retrograde su omosessualità, femminismo, ambientalismo, migranti e tanto altro. Motivo per cui il ministro della Difesa, Guido Crosetto, lo ha rimosso all’istante dalla carica di presidente dell’Istituto geografico militare. E ora rivendica la scelta: “Mi permetto di dolermi di quanto trovo davvero drammatico e cioè che, soprattutto chi si definisce “di destra” e si riempie la bocca dei concetti di “patria”, “onore”, “tradizione” e “orgoglio nazionale”, dimostri di non conoscere, o conoscere davvero poco, cosa vuol dire avere senso dello Stato, delle istituzioni, rispetto delle leggi italiane e della Costituzione repubblicana”, scrive in una nota. “Da questo punto di vista l’essere o non essere “politicamente scorretti” nulla c’entra, come pure l’essere o il non essere “appiattiti” sul e/o con il “pensiero unico dominante””.
Parole che sembrano rivolte ai tanti che, nella sua stessa area politica, non hanno gradito l'”epurazione” di Vannacci, al quale nel frattempo è giunta la proposta di candidatura di Forza Nuova alla corsa per il seggio di Monza rimasto scoperto dopo la morte di Silvio Berlusconi: “Voglio rassicurare tutti i miei critici, soprattutto quelli “di destra”: io riesco a fare bene le due cose insieme, rispettare le leggi e la Costituzione e non essere “appiattito” su alcun “pensiero unico”. Ma, almeno per me, lo Stato e le istituzioni vengono prima di ogni cosa“. E forse non è un caso che nelle stesse ore sia arrivata la prima presa di posizione di un esponente di governo a favore del generale omofobo: “Ma la libertà di espressione e di pensiero vale solo se sei iscritto al Pd? Chi ha dato il diritto alla sinistra di rilasciare patenti morali su ciò che un cittadino può scrivere o meno in un libro? Per capire…”, ha scritto su Facebook il viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Galeazzo Bignami, colonnello bolognese di FdI famoso per la vecchia foto in cui posava vestito da gerarca nazista. E i commenti – per quello che valgono – sono tutti uguali: “Crosetto, mossa sbagliata”, “Deluso da Crosetto“, “Crosetto è un iscritto del Pd”. E su Twitter l’hashtag #iostoconVannacci è già diventato trending topic. La base del partito, insomma, sembra non avere dubbi sulla parte da scegliere.