L’Organizzazione mondiale della sanità e i Centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie stanno monitorando un nuovo ceppo del virus che causa il Covid-19 altamente mutato. Dalla fine di luglio sono stati rilevati sei casi in quattro paesi (Stati Uniti, Israele, Regno Unito, Danimarca) della variante BA.2.86 preoccupante poiché presenta 36 mutazioni che la distinguono dalla XBB.1.5 attualmente dominante. Finora non ci sono tuttavia conferme sul fatto che BA.2.86 si diffonda più velocemente o causi malattie più gravi rispetto alle versioni precedenti. Le infezioni e i ricoveri da Covid sono aumentati negli Stati Uniti, in Europa e in Asia, soprattutto per i casi attribuiti alla sottovariante EG.5 “Eris” , discendente da Omicron emersa nel novembre 2021. BA.2.86 deriva da un “ramo precedente” del coronavirus, quindi differisce dalla variante presa di mira dagli attuali vaccini, ha spiegato all’agenzia Reuters il dottor S. Wesley Long, direttore medico della microbiologia diagnostica presso lo Houston Methodist Hospital.
La traiettoria di BA.2.86 “non sembra incoraggiante”, data la velocità con cui vengono identificati nuovi casi, ha affermato Eric Topol, esperto di genomica e direttore dello Scripps Research Translational Institute, in California. Le numerose mutazioni rendono BA.2.86 “radicalmente diversa nella sua struttura” rispetto alle varianti precedenti, ha affermato Topol. La questione principale, ha aggiunto, è se la BA.2.86 risulterà altamente trasmissibile. Francois Balloux, professore di biologia dei sistemi computazionali e direttore dell’UCL Genetics Institute presso l’University College di Londra, ha affermato a Bloomberg che si tratta del ceppo SARS-CoV-2 più sorprendente a cui il mondo abbia assistito dall’emergere di Omicron”. Tuttavia è improbabile che causi una nuova ondata di casi gravi e decessi, o che richieda nuove restrizioni alla vita quotidiana delle persone, perché la maggior parte delle persone ha ormai sviluppato una certa immunità alla malattia per effetto delle vaccinazioni e/o dei contagi già avvenuti. “Anche se le persone vengono reinfettate da BA.2.86, la memoria immunitaria consentirà comunque al loro sistema immunitario di reagire e controllare l’infezione in modo molto più efficace”, ha detto Balloux.
“Sulla base delle prove disponibili, non sappiamo ancora quali rischi possa comportare per la salute oltre a quanto visto con altre varianti” ha detto un portavoce del CDC. Il vaccino dovrebbe in ogni caso limitare gli effetti più nefasti del virus. I richiami in fase di sviluppo sono stati progettati per colpire la sottovariante XBB.1.5. Moderna ha affermato che i dati preliminari della sperimentazione suggeriscono che la sua ultima versione del vaccino è promettente contro Eris e una variante correlata chiamata Fornax, che ha iniziato a circolare negli Stati Uniti. Pfizer ha affermato che il suo vaccino COVID-19 aggiornato ha mostrato un’attività neutralizzante contro la sottovariante Eris in uno studio condotto sui topi.