Un educatore di Comunione e liberazione arrestato per violenza sessuale su una ragazza di 14 anni. Andrea Davoli, professore di religione e responsabile provinciale di Gioventù Studentesca a Reggio Emilia, è accusato di aver abusato per mesi di una giovane, approfittando della sua posizione e dopo averla convinta con pressioni e attenzioni a costruire una sorta di relazione. Il primo stupro risale ad aprile scorso ed è avvenuto durante un ritiro del gruppo a Viserbella, in provincia di Rimini: per questo è stato il gip della città romagnola, Vinicio Cantarini, a firmare questa mattina l’ordinanza di custodia cautelare. All’uomo è stata notificata dai carabinieri mentre si trovava a casa dei genitori a Caorle.
Secondo quanto ricostruito nel corso delle indagini, l’approccio iniziale di Davoli è avvenuto mesi prima della violenza sessuale a Reggio Emilia. A dicembre 2022, l’uomo ha infatti dato un bacio alla ragazzina iniziando così una serie di abusi continuativi e durati fino alla primavera. Sono stati i genitori dell’adolescente a capire che qualcosa non andava nella figlia, proprio al rientro dal ritiro spirituale di Rimini. La 14enne appariva ai loro occhi diversa, turbata tanto da spingere la mamma a indagare. Dopo aver trovato alcune chat inequivocabili e aver parlato con la ragazza, i genitori hanno scoperto che proprio in occasione del ritiro, l’educatore, approfittando di un momento di debolezza della ragazzina in lacrime per una incomprensione con un amico, l’ha spinta ad avere un rapporto non protetto. La stessa cosa sarebbe avvenuta in altre circostanze a Reggio Emilia dopo gli incontri del gruppo di preghiera o dopo la scuola.
Gioventù Studentesca è il ramo giovanile del movimento cattolico Comunione e Liberazione, il cui meeting è previsto proprio a Rimini tra il 20 e il 25 agosto. L’uomo viveva nella case comunitarie di Cl a Reggio Emilia e aveva sospeso la sua attività da giugno scorso, in concomitanza con la denuncia presentata a suo carico. In giornata Comunione e liberazione ha diffuso una nota in cui esprime “dispiacere e costernazione per quanto emerge dall’indagine in corso da parte della magistratura a carico di una persona coinvolta nell’attività educativa del movimento”. I vertici di Cl hanno inoltre fatto sapere che l’uomo “è già stato sospeso”. “In ottemperanza alla normativa per la tutela dei minori adottata dalla Fraternità di Comunione e Liberazione, la persona indagata è stata sospesa da ogni incarico educativo all’interno di CL già alcune settimane fa, non appena è stata segnalata l’eventualità di possibili abusi e contestualmente all’aver ricevuto l’informazione che tale segnalazione era già stata rivolta anche alla autorità giudiziaria competente”. E continuano: “Siamo in contatto con la famiglia della minore coinvolta per fornire ogni possibile supporto e aiuto, accompagnandoli anche nella preghiera in questa dolorosa vicenda”.
L’indagato è anche membro dei Memores Domini, un’associazione laicale cattolica i cui membri vivono i precetti di povertà, castità e obbedienza. L’avvocato difensore dell’educatore Liborio Cataliotti si è limitato a dire che, qualche settimana fa, aveva presentato “un’istanza per conoscere se a suo carico vi fossero delle indagini pendenti perché aleggiava questa ipotesi. Poi è arrivata l’ordinanza di custodia cautelare”. Infine secondo quanto emerso per gli investigatori non vi sarebbero stati fatti analoghi nel gruppo di ragazzi che hanno frequentato gli incontri di preghiera e i ritiri spirituali con l’educatore arrestato.