Il generale Roberto Vannacci, autore del contestato libro Il mondo al contrario, ha rifiutato l’offerta del movimento di estrema destra Forza Nuova per una candidatura a Monza. “Io faccio il soldato e voglio continuare a fare il soldato. Ringrazio sempre chi mi esprime fiducia e lo faccio anche nei confronti di un partito politico, di qualsiasi partito politico. Tuttavia continuerò a fare il soldato e non ho fatto progetti per altre attività. È chiaro che le offerte che si ricevono, in qualsiasi ambito, sono dimostrazioni di fiducia, perciò ogni volta ringrazio per la fiducia che mi viene data”, ha affermato Vannacci.

Sulla valenza politica dei contenuti omofobi e razzisti del suo libro, il generale sottolinea: “Non ho mai fatto politica, non ho scritto un libro politico. Ho scritto il libro per descrivere le cose che secondo me possono essere migliorate, ho messo per iscritto le mie idee su una serie di temi, addirittura ho perfino dedicato un capitolo alle tasse. Il libro non deve essere accostato a nessun partito politico perché non è così – ha aggiunto -. C’è dentro invece quello che penso si possa fare o dire su una serie di cose e mi sembrava utile scriverlo”.

“Il generale Vannacci parla con il linguaggio elusivo e sfuggente di un politico tanto abile quanto fumoso. Con la sua dichiarazione conferma la natura tutta politica del libro che ha dato alle stampe. Dice e non dice, nega e conferma. Continuerà a fare il militare a meno che non smettano di farglielo fare o riceva proposte che potrebbero sconfinferargli, cioè che gli vadano a genio”, dichiara Osvaldo Napoli, della segreteria nazionale di Azione.

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