Trecentomila firme per il salario minimo. È l’obiettivo raggiunto, momentaneamente, dalla raccolta lanciata dalle opposizioni. Lo ha annunciato la segretaria del Pd Elly Schlein rilanciando: “È ora di fare la guerra ai contratti pirata”. Sul salario minimo “il governo cerca di prendere tempo perché non ha risposte e proposte”, ha rimarcato sostenendo che nell’incontro della scorsa settimana “lo abbiamo messo in difficoltà”.
La segretaria dem ha rilanciato la battaglia contro il lavoro povero, perché “per il Pd lavoro e povero non possono stare nella stessa frase”. Se l’esecutivo, incalza, vuole “limitare i contratti a termine, noi ci siamo… solo che li hanno aumentati i contratti a termine, con il decreto del Primo maggio, il decreto Precarietà”. Quindi si è scagliata contro il governo per il caro benzina: “Ci ricordiamo tutti la Meloni del video contro le accise? E loro adesso le hanno aumentate…”.
L’intervento della leader dem in tour per festa dell’Unità tra Toscane e Umbria si è incentrata anche contro le politiche fiscali del governo: “Loro fanno i favori a chi evade e chi fa il nero, noi chiediamo più progressività fiscale”. Schlein ha parlato anche di violenza sulle donne chiedendo “un grande investimento in prevenzione, che parta dalle scuole dalle scuole, dall’educazione alle differenze” perché “bisogna sradicare l’idea sbagliata che ci sia un diritto di possesso sul corpo delle donne”. Quindi ha sposato la linea dei sindaci – bipartisan – sul caos legato all’accoglienza dei migranti: “Hanno ragione a chiedere più risorse – ha concluso – Invitiamo il governo a convocare subito i sindaci per capire cosa serve per le politiche per l’accoglienza”.