Decine di storie. Sono tantissimi i lettori che hanno scritto al fattoquotidiano.it per raccontare di non aver ricevuto la card da 382 euro una tantum “Dedicata a te” nonostante abbiano tutti i requisiti. Per quella misura, presentata dal governo come un aiuto significativo per le famiglie che non riescono più a star dietro ai rialzi dei prezzi della spesa e giudicata un’elemosina da opposizioni e sindacati, sono stati stanziati solo 500 milioni. E sapeva fin dall’inizio che non sarebbero bastati per fornire la carta a tutti i nuclei con Isee sotto i 15mila euro e almeno tre componenti. Un problema che nessuno ha spiegato durante la conferenza stampa convocata il 10 luglio per presentare l’iniziativa.

Gli aspiranti beneficiari lo hanno capito solo in queste settimane, quando molti hanno scoperto dal proprio Comune o dall’Inps che c’è un problema di risorse per cui sono risultati coperti solo i nuclei con indicatore della situazione economica ben più basso di quanto previsto dal decreto. “Mi è stato risposto che le somme stanziate dal governo sono molto basse e quindi l’amministrazione ha potuto coprire solo famiglie con Isee sotto i 10mila euro”, racconta per esempio Gianluca P. da Firenze. Mentre Mike R. segnala che nella mia stessa città “sono stati consegnati i bonus a famiglie con un Isee di 14000 euro” mentre lui, con 10mila, è rimasto fuori.

Fabio L. V., uno dei “fortunati” che hanno ottenuto i 382 euro, spiega che anche in quel caso non c’è molto da festeggiare: “La cifra non basta nemmeno per un mese per via dei costi degli alimenti arrivati alle stelle”. E gli sconti del 15% annunciati dall’esecutivo “vengono effettuati solo dagli esercenti che aderiscono. Non rientrano molti supermercati tipo Eurospin“. Così tocca andare nelle catene non discount, dove i prezzi di partenza sono comunque più alti. Segnalateci altri problemi di questo tipo a redazioneweb@ilfattoquotidiano.it.

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Siamo una famiglia di 6 persone con un Isee di 5700 euro. All’interno del nucleo ci sono due disabili al 100%, il papà di 52 anni e la figlia di 30 anni. Gli altri componenti sono la mamma, casalinga e caregiver, un figlio di 25 anni, uno di 21 e una ragazza di 18 anni. Il Comune di residenza, Bastida Pancarana (PV), 1000 abitanti, mi ha comunicato che non abbiamo diritto alla Carta dedicata a Te. Sul sito del Comune non è stata pubblicata nessuna graduatoria. Nell’assegnazione della Carta non c è chiarezza. Non capisco in che modo governo e Comune agiscano per aiutare davvero le persone in difficoltà economica.
Paola G.

Risiedo nel comune di Cascina (PI) e ho un Isee di circa 12.800 euro. Tre figli minori a carico, nati nel 2006, 2012 e 2015. Secondo il decreto sarei dovuto essere tra i primi in lista, visto che ho 3 figli, ma non ho avuto la carta. Ho chiamato sia il Comune che l’INPS per chiedere chiarimenti e mi hanno risposto che il primo criterio per l’elaborazione delle liste è stato l’Isee, e visto che il mio è più alto di altri, a me non spetta il sussidio. Aggiungo che non percepisco RdC, NASPI, mobilità o altri sussidi, che al Comune sono state assegnate solo 494 carte, e che un mio amico, che ha un Isee più basso del mio, ma solo 2 figli, la carta è stata assegnata.
Stefano C.

Siamo io e mia moglie con 3 figlie (18, 14 e 1 anno) e lavoro solo io. Il mio Isee è di 11mila euro. Visto che non ho ricevuto niente ho chiamato l’Inps per spiegazioni. Mi hanno detto che nonostante il mio Isee mi facesse ricadere negli aventi diritto, visto che guadagno 32mila euro l’hanno sono escluso. Ma allora l’indicatore Isee a che serve? Inoltre nei requisiti non veniva menzionato il reddito. Che pagliacciata.
Enrico S.

Sono uno dei beneficiari della Carta famiglia. La cifra per i beni di prima necessità non basta nemmeno per un mese per via dei costi degli alimenti arrivati alle stelle. Altro aspetto da valutare che gli sconti vengono effettuati solo dagli esercenti che aderiscono. Non rientrano molti supermercati tipo Eurospin. Sono costretto quindi ad andare in supermercati dove i costi sono alti. E se si acquistano prodotti non rientranti negli sconti nello stesso scontrino non si ha diritto agli sconti stessi. Poi i surgelati non rientrano nei beni di prima necessità e alcuni negozi per bambini che vendono alimenti di prima necessità non hanno aderito.
Fabio L. V.

Sono un cittadino del comune di Firenze con Isee di circa 12.600 euro e nucleo familiare composto da 5 persone di cui un minore di 10 anni e mezzo. Essendo ormai passato quasi un mese dal 18 luglio ho chiamato gli uffici preposti del mio Comune per avere informazioni sul mancato recapito e mi è stato risposto che le somme stanziate dal governo sono molto basse e quindi l’amministrazione ha potuto coprire solo famiglie con Isee sotto i 10mila euro. La cosa più imbarazzante è che prima fai la legge e scegli i parametri per l’una tantum, poi però ti rendi conto che hai sbagliato i conti e lasci tante famiglie senza niente.
Gianluca P.

Siamo stati esclusi anch’io e il mio nucleo familiare, composto da 5 persone di cui 2 minori nati nel 2013 e 2016 e la figlia maggiore ha compiuto i 18 anni a febbraio (studentessa a totale carico dei genitori). Il mio Isee è pari a 14.569 euro, pertanto sotto la soglia dei 15000 euro previsti. Ho scritto all’INPS ed al ministero ricevendo risposte vaghe, era ovvio che non sapevano spiegarmi bene i motivi per cui non rientravo in tale beneficio. Segnalo a voi come ho segnalato a Inps e Ministero che la mia rata del mutuo è cresciuta quest’anno di 450 euro mensili, passando da 750 a 1200 euro. Purtroppo tale fattore non è stato minimamente considerato per la concessione di questo beneficio.
Roberto R.

Non percepisco più il reddito di cittadinanza dal mese di aprile. Siamo 2 adulti e una minore di 8 anni con un Isee di 1.500 euro. Entrambi disoccupati, ma la carta non mi spetta perché, secondo il governo, avendo percepito il reddito fino ad aprile, per questo anno io sono già stata aiutata. Vivo ad Alessandria e tutto questo è vergognoso.
Valentina M.

Vi scrivo in quanto, pur avendo i requisiti, non abbiamo ricevuto la carta. Siamo 4 componenti; due minori, una di 4 e l’altra di 7 anni. Entrando con lo spid nel sistema Torino Facile, risulta che il mio nominativo non rientra nell’elenco dei beneficiari. Così ho chiamato il numero dedicato e mi è stato detto che il problema sta nel fatto che non ci sono fondi e nonostante tutti i requisiti, noi saremo esclusi. Capisco che ci siano famiglie più bisognose ma secondo la mia opinione se si stabiliscono dei requisiti, bisogna fare in modo che tutti coloro che ne rientrano, abbiano gli aiuti. Si sarebbe dovuto cercare di capire quante persone rientravano in quella lista e decidere la somma da distribuire, oppure abbassare l’Isee. Insomma, fare in modo che non ci fossero esclusi. Detto ciò, capisco le difficoltà nel riorganizzare un sistema che, a mio avviso, non ha una logica. Siamo governati da persone che non si rendo conto di cosa significhi vivere come cittadini comuni in questo paese e questa mancanza di consapevolezza è la cosa più grave.
Francesco C.

Siamo in quattro persone di cui uno minore e abbiamo un Isee inferiore ai 15.000 euro. Nessuno percepisce forme di inclusione. Siamo quindi dentro i requisiti e per questo attendevo fiducioso l’arrivo della card via posta. Vedendo però che i giorni passavano, ho chiamato il Comune e un’impiegata molto gentile mi ha risposto dicendo che è l’Inps a fornire i nominativi al Comune e che siccome le risorse sono limitate viene stilata una graduatoria. L’impiegata ha ipotizzato che il mio nome non compare in quanto nonostante il mio Isee sia inferiore ai 15.000 euro, ha un valore medio alto (!!??). Ho ringraziato e salutato l’impiegata e mestamente ho messo giù il telefono consapevole del fatto che il governo che abbiamo è probabilmente il peggiore dal dopoguerra ad oggi.
Enrico L.G.

Segnalo che non ho ricevuto il buono spesa nonostante abbia un Isee di 10.000 euro, con moglie e due figli nati 2007 e 2009 a carico e non ricevo nessun tipo di sussidio dallo stato escluso gli assegni familiari come tutti. Mentre nella mia stessa città sono stati consegnati i bonus a famiglie con un Isee di 14000 euro senza particolari condizioni critiche familiari.
Mike R.

Sono una vostra abbonata “gratuita” per Isee. Vivo a Bologna e al Comune sono state assegna poco più di 4000 card. Vivo con i miei due figli di cui uno nato entro il 2005 (entro poi!?) e ho Isee sotto i 15.000. Non ho ricevuto la card e quando ho saputo che Bologna ne ha a disposizione cosi poche ho smesso di pensare che potrebbe arrivarmi.
Georgia T.

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