Non è più possibile ottenere il cosiddetto bonus trasporti, ovvero il contributo di 60 euro spendibile per l’acquisto degli abbonamenti ai mezzi pubblici sia locali che nazionali. I fondi risultano infatti terminati e non si sa se arriveranno nuove risorse. Sul sito del ministero del Lavoro si legge che “non è più possibile procedere con la richiesta del bonus per il momentaneo esaurimento della dotazione finanziaria prevista del decreto legge numero 5 del 14 gennaio 2023″ . Sarà possibile effettuare un “nuovo tentativo” di richiesta, è scritto ancora, “a partire dalle ore 8 del 1° settembre 2023″ ma solo “per usufruire degli eventuali residui generati dal mancato utilizzo di bonus richiesti nel mese di agosto 2023″.
Il fondo, introdotto inizialmente dal cosiddetto decreto Aiuti (decreto legge numero 50/2022), è stato successivamente incrementato di 10 milioni dai decreti Aiuti-bis e Aiuti-ter, per poi essere decurtato di 50 milioni nel dl Aiuti-quater. Nonostante gli aventi diritto siano stati ridotti dal governo con la decisione di passare da una soglia massima di reddito annuo di 35mila euro a quella di 20mila, le risorse per l’incentivo sono ufficialmente prosciugate e non si hanno al momento notizie di un eventuale rifinanziamento che, secondo il senatore Pd Antonio Misiani, andrebbe effettuato per riportare il tetto a 35mila euro.
“Con poche decine di milioni di euro in più – ha dichiarato – si aiuterebbero concretamente tantissime famiglie”. Il bonus per “ridurre il costo degli abbonamenti per il trasporto pubblico, introdotto nel 2022 dal governo Draghi su proposta del ministro Orlando è stato prorogato dal governo Meloni per il 2023, ma tagliando lo stanziamento e la platea degli aventi diritto”, ha precisato Misiani. Il contributo, destinato a studenti, lavoratori, pensionati e cittadini con reddito inferiore ad una certa fascia, poteva essere richiesto tramite Spid o carta d’identità elettronica ed utilizzato per un solo abbonamento, annuale o mensile di trasporto pubblico locale, regionale, interregionale o di trasporto ferroviario nazionale, da intestare a sé o ad un minorenne a carico.