Per ora non ci sono conferme ufficiali, ma a un giorno di distanza il Mef non ha smentito l’indiscrezione del Sole 24 Ore secondo cui il candidato del governo italiano per sostituire Fabio Panetta nel comitato esecutivo della Bce potrebbe essere l’ex ministro dell’Economia Daniele Franco. E non, come aveva scritto il Financial Times a luglio, il vice direttore generale della Banca d’Italia Piero Cipollone. La decisione è però subordinata all’esito della candidatura dello stesso ex Ragioniere generale dello Stato ed ex dg di via Nazionale alla presidenza della Banca europea degli investimenti. Quel tentativo sarebbe in salita perché, ha scritto domenica il quotidiano economico, “le candidate donne sono favorite e in questo caso le contendenti rosa sono due: la vicepresidente danese della Commissione Ue, Margrethe Vestager, e la vicepremier spagnola Nadia Calvino“.
E allora scatterebbe il piano B, con Franco indicato per il cruciale comitato esecutivo a sei dell’Eurotower, in cui dall’autunno non siederà più Panetta che diventerà governatore di Bankitalia. A volerlo sarebbe “fortemente” e “senza indugi” il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, che non mette in discussione le competenze di Cipollone la cui candidatura però non è gradita a tutti nel governo. A pesare sarebbe stato, per il Sole, il fatto che il vice direttore generale della Banca d’Italia sia stato consigliere economico di Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 stelle.
L’obiettivo resta comunque quello di far sì che l’Italia continui ad avere due voti – quello di Franco, in ipotesi, e di Panetta nella nuova veste di governatore – nel board a 26 membri che prende le cruciali decisioni sui tassi di interesse. A metà settembre i ministri delle Finanze Ue prenderanno una decisione sulla presidenza Bei e subito dopo la partita della Bce entrerà nel vivo. Non è affatto detto che i desiderata del governo si avverino: il posto nell’executive board non spetta di diritto all’Italia e anche in questo caso potrebbero prevalere altre candidature.