Il noto giornalista sportivo Italo Cucci è il nuovo commissario straordinario del Parco Nazionale Isola di Pantelleria. La decisione è stata presa dal ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin che, si legge nel decreto ministeriale datato 31 luglio, ha ritenuto Cucci “idoneo per lo svolgimento dell’incarico commissariale” in quanto “in possesso di qualificata esperienza in campo ambientale“.
Vicino alle posizioni della destra (si definì un “anarchico di destra”), Cucci ha una lunga e importante carriera nel giornalismo sportivo italiano. Per quanto riguarda la sua “qualificata esperienza in campo ambientale”, nella stessa biografia pubblicata sul sito del Parco nazionale Isola di Pantelleria non c’è neppure l’ombra. Viene nominata però l’isola siciliana: “Dal 1989 è assiduo frequentatore dell’Isola di Pantelleria, dove è divenuto residente dal 2011″. Cucci viene così definito “un vero pantesco d’adozione, affascinato dalle meraviglie di questa terra”.
Già direttore del Guerin Sportivo, del Corriere dello Sport-Stadio e del Quotidiano Nazionale, è attualmente direttore del periodico Primato e direttore editoriale dell’agenzia di stampa Italpress. Ha insegnato giornalismo alla Luiss di Roma e Sociologia della comunicazione sportiva alla facoltà di Scienze Politiche dell’Università di TeramoAtri, alla Sapienza di Roma, alla Bicocca di Milano e negli atenei di Palermo, Enna, Reggio Calabria e Istria. Nella sua carriera “ha girato tutto il mondo” per “seguire 12 Campionati del Mondo di calcio e sei Olimpiadi”, si legge ancora.
Ma che la gestione di un’area naturale protetta non sia esattamente il suo campo, è lo stesso Italo Cucci a farlo presente in un’intervista alla tv locale Telesud Trapani. “Non sono molto avvezzo alle cose burocratiche sto imparando dal vivo qual è il mio ruolo”, ha detto il giornalista. Intanto il suo incarico di commissario straordinario avrà una durata di 6 mesi, prorogabili, in attesa della nomina del Presidente dello stesso Parco. Un ruolo, questo, che – secondo indiscrezioni di palazzo – sarebbe destinato proprio allo stesso Cucci.