“Sono contrario alla decisione. I pescatori sono contrari al 100%. Il mare è il luogo in cui lavoriamo. Ci guadagniamo da vivere grazie al mare, dipendiamo da esso. Quindi se non siamo noi a proteggerlo, chi dovrebbe farlo?”. È la domanda che si fa Haruo Ono, pescatore di Fukushima, contrario alla decisione del premier giapponese Fumio Kishida che ha decido di consentire il riversamento in mare dell’acqua radioattiva contenuta nelle cisterne dello stabilimento nucleare di Fukushima, devastato dal disastro del marzo 2011. “Se i pescatori venissero derubati del mare, perderemo il lavoro. Questa sarà la fine. Quindi dovremo proteggerlo per sempre, per il bene dei nostri figli. Ciò che il governo dovrebbe veramente proteggere è la gente di Fukushima, i pescatori, non la Tepco (compagnia elettrica giapponese, ndr)”, ha attaccato.

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