Un palestinese di 17 anni è stato ucciso durante scontri con l’esercito israeliano all’alba nella cittadina di Zababdeh a sud di Jenin, in Palestina. Lo hanno fatto sapere – riferite dell’agenzia Wafa – fonti mediche locali che hanno identificato l’ucciso in Othman Atef Abu Kharj, “morto per le ferite riportate durante gli scontri scoppiati dopo l’assalto alla cittadina” da parte dell’esercito israeliano. Secondo la Wafa “le forze di occupazione hanno arrestato anche un altro giovane, Yazan Malik Al-Sharqawi”. Da inizio anno sono 221 le vittime palestinesi di cui circa 40 minorenni.
Lunedì erano stati feriti otto palestinesi – uno di questi alla testa – dall’esercito israeliano durante incidenti nel corso di un’operazione a Beita non distante da Nablus in Cisgiordania. Lo ha riferito l’agenzia Wafa che cita fonti della Mezza Luna Rossa secondo cui è stato arrestato anche un medico. Secondo la Wafa – in base a video che circolano sui social – “i soldati dell’occupazione hanno sparato proiettili veri direttamente alla testa del giovane da dietro, mentre si stava dirigendo verso un altro ferito, senza rappresentare alcun pericolo”. Nablus è stata sigillata dall’esercito dopo l’uccisione sabato nella vicina cittadina di Huwara di due israeliani, padre e figlio. Il responsabile dell’attentato è ancora latitante ed è ricercato dall’esercito. La Wafa ha anche segnalato scontri tra dimostranti ed esercito lungo il confine con Gaza.