“Non ci sono restrizioni ufficiali ma non lo consigliamo perché metterebbe a disagio le altre persone“: così un portavoce della compagnia aerea TUI (gruppo industriale di turismo tedesco, con sede nella città di Hannover) ha risposto al marito della 28enne Chelsea Williams che chiedeva come mai alla moglie, durante la fase di decollo di un volo, fosse stato impedito di allattare. I fatti lo scorso 30 luglio quando la coppia stava andando da Manchester all’Algeria. Williams ha preso posto nelle ultime file del velivolo per allattare il figlio di 5 mesi ma le è stato chiesto di evitare. “Durante il decollo e l’atterraggio è pericoloso, avremmo fatto lo stesso se fosse stato allattato con il biberon”, le parole dell’assistente di volo. Ma Williams e il marito, una volta a terra, hanno contattato il servizio clienti per saperne di più e hanno saputo che “non è mai proibito allattare in volo ma potrebbe mettere gli altri a disagio“.
“Prima del mio volo di ritorno, ho pensato di controllare quali fossero le regole ufficiali perché ero scioccata dal fatto che non fosse permesso allattare”, le parole della 28enne su Facebook. Williams – che durante il viaggio di ritorno ha potuto procedere con l’allattamento senza alcun problema o divieto – ha spiegato di essere rimasta così male da avere avuto voglia di piangere e l’esperta di allattamento Lyndsey Hookway, contattata dal Washington Post per un parere sulla vicenda, ha affermato che ogni bambino dovrebbe poter essere allattato dove e quando c’è bisogno. La TUI ha mandato qualche riga di scuse a Williams, attraverso una email inviata al WP: “Essendo un’azienda a misura di famiglia, sosteniamo l’allattamento al seno sui nostri voli in qualsiasi momento”, aggiungendo di aver aperto un’indagine interna per capire i motivi dell’insensato divieto.
E un caso simile è quello raccontato da una giovane mamma, Sarah, su Reddit: “Ho portato la mia bambina di cinque mesi sul suo terzo volo ieri. (…) È una piccola mangiatrice e una dormigliona, finché è su di me e ha accesso al cibo e l’importante è che non abbia la testa coperta”. Poi: “A metà volo, un’assistente di volo mi ha toccato la spalla. Ha detto che ‘dovevo coprirmi’ perché ‘c’erano uomini e bambini in giro'”.