Due fratelli di Rimini, di 31 e 26 anni, sono stati arrestati a bordo di una barca a vela al largo delle isole Canarie durante l’operazione che ha portato al sequestro di circa 700 chili di cocaina, proveniente dal Sud America. “Rossio”, questo il nome dell’imbarcazione, batte bandiera polacca e risulta di proprietà di uno dei cittadini italiani: la barca è stata abbordata e bloccata mentre navigava a circa 500 miglia nautiche dalla costa. Gli altri due arrestati sono un cittadino serbo e uno croato, entrambi addetti al controllo delle operazioni di terra a Las Palmas. In particolare sul croato si erano concentrate le attenzioni delle indagini, avviate nel 2022 dalla Dia di Palermo relativamente ai rapporti tra ‘ndrangheta e mafia e condotte dalla Dda sotto il coordinamento del procuratore capo Maurizio De Lucia.
La Guardia Civil spagnola, la polizia croata e quella serba hanno condotto contestuali indagini sul traffico di stupefacenti nell’Oceano Atlantico, coordinandosi nello scambio di informazioni sotto l’egida dell’Europol. Le attività d’indagine che hanno condotto al blitz, effettuato a circa 5mila miglia nautiche a ovest delle Canarie, erano partite dai maxi sequestri di stupefacenti eseguiti dalla guardia di finanza di Palermo, che già nel novembre 2022 avevano portato alla cattura in Turchia di un latitante ricercato dal 2018 perché condannato in primo grado a 22 anni e 8 mesi per il reato di traffico internazionale di droga.