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A Roma torna la Vespa Orientalis: più di 400 dentro al pupazzo di neve di un luna park. L’esperto: “Ecco dove nidifica, come difendersi e quando ci sarà il picco”

Diverse segnalazioni nella Capitale: da Monteverde all'Esquilino. L'etologo spiega: "Sono aggressive. Roma per loro è l’habitat naturale per la grande presenza di rifiuti in strada". ECco alcuni dettagli a cui prestare attenzione

di Paolo Aruffo

Vespe Orientalis a Roma, ci risiamo. Ne avevamo parlato lo scorso anno, più o meno nello stesso periodo. Il fenomeno si era diffuso talmente tanto che lo stesso Comune di Roma Capitale era dovuto intervenire, con l’ausilio della Protezione Civile. Andrea Lunerti, etologo e zoofilo naturalista, aveva spiegato: “La raccolta dei rifiuti, ora che i romani stanno rientrando dalle vacanze, dev’essere funzionale. E non è polemica, ma la verità […] Il peggio deve ancora venire, se non si fa nulla la città si ritroverà invasa da queste vespe“. 12 mesi dopo eccoci nuovamente qui: da Monteverde (la zona più colpita) a l’Esquilino, ma anche Boccea, Portuense, Magliana e il Centro Storico. Sono già diversi i casi di avvistamenti di Vespe Orientalis. Si tratta di un vespide simile al calabrone europeo, diffuso nel sud-est europeo, nel Medio Oriente e in Madagascar. Ama costruire nidi nelle cavità arboree, in case abbandonate, tra le intercapedine, nei tubi di scarico, dietro agli sportelli delle caldaie. Specialmente nei piani alti. Ma anche dentro ai pupazzi di neve. Ci spieghiamo meglio: come riportato da Repubblica, un gruppo di vespe orientalis – circa 400 – sono state trovate dentro un pupazzo di neve all’interno del Luneur park di Roma, zona Sud della città. Gli insetti avevano costruito il loro nido nella pancia dell’omino accantonato in un’area del parco in attesa dell’arrivo delle vacanze natalizie. “Hanno scoperto il luna park di Roma e la sfida continua.. È sempre più difficile stanarle e qui si tratta di proteggere l’incolumità soprattutto dei più piccoli. Ieri il nostro primo intervento si è concluso con l’avvistamento e la rimozione di un nido di Vespe Orientalis nell’area natalizia in manutenzione e precisamente nella pancia del ‘pupazzone’ di neve. Molto attenti e sensibili i responsabili del parco giochi ci hanno chiesto supporto e noi abbiamo dato, come sempre, il massimo della disponibilità“, si legge nel post pubblicato dall’esperto su Facebook.

Nello stesso giorno del sopralluogo di Lunerti, lo scorso 21 agosto, una ragazza è stata punta: “Sono vespe molto aggressive, che hanno una straordinaria capacità di adattamento. Sono abituate a nidificare nel deserto del Sahara. Per loro Roma è l’Eden“, ha detto l’esperto a Repubblica. Quindi ha aggiunto: “Questo tipo di vespa si sta espandendo in tutto il mondo. Il picco ci sarà tra settembre e metà ottobre quando avviene la riproduzione e le vespe diventano più aggressive. Può essere fastidiosa se importunata. È una vespa molto combattiva. Roma per la orientalis è l’habitat naturale per la grande presenza di rifiuti in strada, ma anche per il gran numero di monumenti dove può nidificare”. Come difendersi, dunque? “Bisogna innanzitutto tenere la città pulita – ha concluso Lunerti –. E poi vanno montate le zanzariere prima della serranda e non dopo. Le vespe Orientalis, molto spesso si incuneano in quello spazio per nidificare”.

A Roma torna la Vespa Orientalis: più di 400 dentro al pupazzo di neve di un luna park. L’esperto: “Ecco dove nidifica, come difendersi e quando ci sarà il picco”
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