Attualità

Ema Stokholma: “Ho rivisto quel ponte da cui mia madre mi incitò a buttarmi e la casa delle violenze… ma stavolta non da sola”

La dj torna a parlare della visita alla città natale fatta di recente. Quella stessa città nella quale per anni ha subìto violenze da parte della madre

di F. Q.

Solo pochi giorni fa raccontava sui social il ritorno nella città natale francese, quella in cui per anni ha subito le violenze della madre. Un ritorno che l’ha profondamente scossa e di cui ora parla anche in un’intervista al Corriere della Sera: “Non ce l’avrei fatta a tornare lì da sola. Il senso di famiglia che mi dà Angelo (Madonia, il compagno, ndr) mi ha aiutato a trovare il coraggio. Lui è una persona molto sensibile. Prima di questo ritorno a casa, avevo un blocco”. La dj è tornata pure sul ponte da cui la madre la incitava a buttarsi: “Avevo circa 8-9 anni. Non l’ascoltai solo perché in quel momento passò un conoscente che, ignaro, si mise a parlare con lei e la distrasse. Le violenze erano parte del nostro quotidiano”. In questa breve visita a Romans-sur-Isère Ema è entrata nella casa in cui ha vissuto pagine dolorose della propria giovinezza: “L’appartamento ora è in affitto, ci siamo finti degli aspiranti compratori. Lì mi dicevano che nessuno poteva volermi bene. Ci sono tornata con un fidanzato e un cane. Si è chiuso un cerchio“. E a proposito della madre, morta tre anni fa di leucemia, spiega: “L’ho rivista un paio di volte. Non mi ha mai chiesto cosa facessi per vivere. Non ho mai perdonato. Io volevo comprendere e questo si fa con l’analisi”.

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