In Italia “spesso i poveri mangiano meglio dei ricchi perché cercando dal produttore l’acquisto a basso costo comprano qualità”. Ne è convinto il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, che lo ha detto parlando della candidatura della dieta mediterranea a bene Unesco al meeting Cl di Rimini. Il ministro e cognato della premier ha poi citato l’esempio degli Stato Uniti, sostenendo che “non ci possono insegnare a mangiare”. Negli Usa c’è “una divaricazione sociale tra chi mangia bene, come noi, ed i poveri, o meglio le classi meno agiate, che vengono rimpinzate”. Questo “porta ad avere una divaricazione anche dello stato fisico delle persone, con un sovrappeso che arriva al 77% contro il 36% della media Ue, con l’obesità al 32% rispetto all’8% dell’Italia e con una tendenza a collocare queste patologie sempre nelle fasce più basse”, sottolinea Lollobrigida. “Difendere il buon cibo, difendere la qualità, è anche una questione di civiltà, di rispetto di un modello di sviluppo che metta tutte le persone sullo stesso piano e non le lasci condizionare dal potere d’acquisto”.
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione