Amici, fan ma anche gente comune hanno gremito l’ingresso della Basilica dei Santi Nereo e Achilleo di Milano per l’ultimo abbraccio a Toto Cutugno, scomparso a 80 anni, per intonare “L’italiano” all’uscita del feretro. In chiesa tra i banchi erano seduti anche alcuni colleghi e amici tra cui Gianni Morandi e Pupo. Quest’ultimo in particolare ha confidato ai giornalisti presenti di essere amareggiato: “La presenza di Gianni a questo evento è significativa. Sono mancati un po’ di colleghi, ci siamo solo noi due, mi è dispiaciuto un po’”.
Infine Morandi ha speso parole di stima e di affetto per Toto Cutugno: “Ho un grande rispetto per lui come interprete e anche come autore, perché ha scritto canzoni meravigliose, una delle quali, L’Italiano, che è tra le tre o quattro canzoni italiane più famose al mondo. Gli devo rispetto per questo, ma anche perché lo conosco da tanto tempo, abbiamo avuto sempre un buon rapporto, forse non negli ultimi tempi perché non ci sentivamo da un po’, però c’è sempre stato rispetto reciproco e anche un’amicizia che si è cementata quando abbiamo fatto Sanremo insieme, anche se in competizione”. Pupo infatti ha ricordato che c’è un filo rosso che lo unisce con Morandi e Cutugno: “Nell’edizione del 1980 del Festival di Sanremo eravamo io, Gianni, Cutugno, Ruggeri c’era poi Benigni che presentava. Era stata un’edizione di rilancio del Festival”.