La scuola ha troppi iscritti? Gli studenti faranno lezione in un container. Succede a Verona, per decisione della dirigente del liceo artistico Nani Boccioni e della provincia di Verona. Il container sarà piazzato nel cortile dell’istituto. Ad oggi gli studenti del liceo sono 1400 con 14 nuove prime. Il Boccioni – oltre alla sede centrale – ne ha già una staccata in un’altra struttura (occupata da un’altra scuola) ma gli spazi quest’anno non bastano e l’unica soluzione provvisoria possibile è stata quella dei prefabbricati.

Gli operai sono al lavoro per far trovare le aule pronte per la prima campanella: si tratta, come ha raccontato all’Arena il vicepresidente della Provincia David Di Michele – di aule da cinquanta metri quadri con aria condizionata, riscaldamento, arredi nuovi. Il noleggio costa 139mila euro in attesa di una soluzione definitiva che la Provincia sta pensando di individuare nel limitrofo liceo Marconi. “Abbiamo accolto tutte le iscrizioni arrivate nei tempi previsti dal ministero dell’Istruzione e del Merito – racconta la preside del liceo, Daniela Villa – ma per far fronte alla grande richiesta ci siamo ritrovati con la Provincia a individuare una risposta efficace al problema della capienza: sono aule comode, attrezzate, dove troveranno spazio anche due laboratori. Di fronte al calo demografico che già si sta registrando alla primaria e alla secondaria di primo grado è inevitabile che nei prossimi anni i numeri caleranno anche da noi e potremo tornare a una situazione normale”.

Intanto nei container ci andranno un po’ tutti gli studenti perché proprio a causa di un problema di spazi la dirigente è costretta a fare una turnazione tra aule che mette in moto da sempre l’intera scuola, compresi i professori. Gli unici a storcer il naso sono proprio i docenti che a ilfatto.it dicono di non aver saputo nulla dell’arrivo dei container: “Non è così. Avevo più volte preventivato questa ipotesi visto che abbiamo 63 classi e pochi spazi” risponde Villa. Nessuna comunicazione, invece, ai genitori: “Non l’ho fatta ma perché non ne vedo la necessità visto che nel nostro liceo comunque i ragazzi sono sempre in movimento”.

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