Un gruppo di turisti romani ha raccontato la vicenda a Il Messaggero
Portate aumentate dai 3 ai 6 euro rispetto al menù: è questa la denuncia di un gruppo di turisti in vacanza in Sicilia che hanno cenato in un noto ristorante di Panarea trovando un’amara sorpresa sullo scontrino. I 4 turisti romani hanno raccontato la vicenda a Il Messaggero: “Quando ci è stato portato lo scontrino ci siamo subito accorti che molti dei prezzi erano stati maggiorati, così per verificare prima di chiedere spiegazioni decidiamo di farci riportare il menù con la scusa di voler ordinare un dolce”. Dopo che i loro timori si sono rivelati fondati, i clienti hanno voluto parlare con il direttore, la cui risposta li ha spiazzati: “Inizialmente ha detto che era colpa del sistema. Poi messo alle strette, visto che anche io sono del settore, non sapeva più cosa dirci. È rimasto in silenzio senza darci spiegazioni. Quasi stizzito ci risponde alla fine: ‘Cosa dovrei fare più che chiedervi scusa?'”. “È stato tutto vergognoso” ha continuato uno dei 4. “Essendo io del settore trovo anti etici questi atteggiamenti, che nuocciono solamente a tutta la categoria e fanno fare all’Italia una figuraccia che non si merita. La nostra nazione si regge sul turismo e le truffe non sono contemplabili”. Il ristoratore non ha potuto far altro che togliere i 16 euro in più dallo scontrino: “Non è per il costo perché sapevamo di stare in un ristorante costoso e non ci saremmo mai lamentati per il prezzo, ma essere presi in giro, proprio no” conclude il gruppo.
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO dal legale del ristoratore
“Non vi è stato alcun tentativo di truffa da parte del Ristoratore. Si legge nell’articolo: “ La rabbia dell’imprenditore romano: “ Questi tentativi di truffa nuocciono a tutta la categoria e fanno fare all’Italia una figuraccia che non si merita”. Tali dichiarazioni, prive di fondamento, recano un grave pregiudizio alla reputazione del Ristoratore ed all’immagine della Sua attività commerciale. Contattando preventivamente il mio assistito, si sarebbe potuta accertare la veridicità dei fatti ed evitare l’immeritata gogna mediatica.
Si è trattato, in realtà, di un mero errore involontario dello staff del ristorante. La giornata dell’otto agosto il locale era pieno ed erano terminati i menù disponibili nella parte terrazzata del ristorante. Lo staff di sala se ne è accorto ed è sceso sotto per trovare altri menù che ha consegnato al tavolo dei 4 ragazzi romani ma i detti menù erano dell’anno passato, circostanza non conosciuta dai ragazzi di sala e, come è facilmente intuibile, indicavano prezzi differenti per le varie pietanze, alcuni ribassati altri maggiorati rispetto al 2023. Non appena i quattro ragazzi hanno fatto notare l’errore, si ribadisce incolpevole, il titolare del ristorante si è scusato più volte, nonostante gli avventori abbiano anche alzato il tono della voce davanti agli altri clienti, che riempivano in quel momento il locale, ed ha rimediato prontamente all’accaduto, decurtando l’importo di € 16,00 ( pre-conto pubblicato) applicando quindi ai clienti i prezzi più favorevoli, riportati nel menu dello scorso anno, loro consegnato.
Non si nega l’errore in cui è incorso lo staff del ristorante, ma si contesta l’accusa infondata, calunniosa e disdicevole mossa nei confronti del titolare che si sia trattato di un tentativo di truffa ai danni della propria clientela; come è infatti evidente sia il titolare che i suoi dipendenti erano in perfetta buona fede ed a maggiore dimostrazione, accortisi dell’errore, hanno ridotto il conto applicando i minori prezzi praticati nel 2022.“