Felice Crescente prende le distanze dopo quanto accaduto durante l'ultima serata delle distanze, ma sottolinea che l'artista è stato "provocato inopportunamente". E anche gli organizzatori della kermesse si dissociano dal "turpiloquio"
Quello che è accaduto con Morgan “è stato un brutto quarto d’ora“. Così Felice Crescente, il direttore del Parco Archeologico di Selinunte, ha commentato l’episodio avvenuto sabato sera e che ha visto come protagonista il musicista. L’artista, nel corso di uno spettacolo organizzato dell’ambito del Festival della Bellezza, ha inveito contro il pubblico del teatro.
“Io ero presente ieri sera – racconta Crescente parlando a La Presse – Tutto è nato da un signore che si è alzato e ha detto che Morgan era fuori tema. Morgan stava facendo il suo spettacolo, stava cercando di portare in scena l’idea e la poetica di Battiato, portando Tenco e altri esempi. Un altro signore, invece, poco dopo, gli ha intimato addirittura di andare via. Poi lui ha reagito in quel modo”. Il direttore del Parco Archeologico parla dell’episodio come di una “disputa tra leoni da tastiera”, avvenuta dal vivo e non più sui social, sottolineando che “non è stato bello”. E prosegue: “Ognuno ha reagito a suo modo a una provocazione, io non giustifico le parole di Morgan, ma è stato anche aggredito pesantemente dal pubblico, cosa che non si vede dai social. Poi dopo circa quindici minuti la situazione si è rasserenata e lo spettacolo ha ripreso”. “La cosa grave è che abbiamo assistito a una sorta di comédie francaise, quando la gente andava a teatro con gli ortaggi e li tirava agli artisti che non piacevano”, prosegue ancora, sottolineando che occorre “più rispetto nei confronti di questi luoghi” e che però non era possibile prevedere la situazione.
Dicendosi “profondamente dispiaciuto” per quello che è accaduto, Crescente prende comunque le distanze e sottolinea: “La direzione del parco non può in alcun modo giustificare il turpiloquio e gli insulti rivolti al pubblico da parte dell’artista, sebbene provocato inopportunamente da qualche incauto spettatore”.
Anche gli organizzatori del festival, al quale nei giorni scorsi hanno partecipato come ospiti Massimo Cacciari e Umberto Galimberti, e che vedeva proprio nel concerto-lezione di Morgan, Segnali di vita e di arte, il suo ultimo appuntamento, prendono le distanze dal fatto: “Il festival della bellezza si dissocia in modo molto netto e si rammarica per il turpiloquio di Morgan durante lo spettacolo al Parco archeologico di Selinunte di ieri sera, che non può trovare alcuna giustificazione nel comportamento inappropriato di alcuni spettatori – dicono all’ANSA – La direzione ha fatto il possibile per gestire la situazione critica nel rispetto del pubblico e garantire la prosecuzione dello spettacolo”.
Dopo le polemiche e la circolazione del video, Morgan si è scusato con un messaggio che sta facendo il giro del web: “Nulla giustifica le cose che ho detto. Tutti possiamo sbagliare e io ho sbagliato a usare un’infelice espressione che a me per primo non piace”. “Non sono omofobo – prosegue Marco Castoldi – e condanno chi non ha rispetto degli altri. È stata una reazione provocata nell’essermi sentito ferito nell’anima per avere interpretato una canzone di Battiato in quel luogo commovente e per avermi chiesto una cover di Battiato come se fossi un jukebox”.