Sto smettendo di fumare: mi aiutano l’ottimismo e l’idea di non inquinare più

di Alessio Andreoli

Non sono più da tempo un giovane virgulto e ho fumato quasi tutta la mia vita, credo di aver fumato diversi ettari di piantagioni di tabacco e confermo che il tabagismo non è molto diverso da altre dipendenze considerate più importanti o più difficili da estirpare. Smisi di fumare dal 2000 al 2010, poi nel 2010 mi sentii sicuro di potermi concedere qualche boccata e ho ripreso con un mezzo sigarino giornaliero dopo cena per arrivare in una sola settimana, di nuovo, ad un pacchetto di sigarette.

Adesso sono circa sei giorni che ho smesso di fumare, stessa tecnica del 2000: smetto di colpo da un momento all’altro, da circa 20 sigarette a zero! Non conosco altri modi, ho provato nell’ultimo anno a ridurre gradualmente il fumo, ho provato cerotti, polverine, sigarette elettroniche di ogni tipo, ipnotismo, aghi e stregoni, tutto senza nessun concreto risultato se non alleggerire ulteriormente il portafoglio.

Direi che addirittura a volte ho peggiorato sensibilmente la situazione assumendo nicotina anche sotto altre forme che non fossero il fumo. Quando smisi nel 2000 mi svegliavo alle 5 del mattino e per superare le crisi di astinenza andavo a correre, correvo quasi ininterrottamente per ore. Adesso le ginocchia e in genere le articolazioni non sono più così efficienti quindi non potrò affidarmi alle risorse fisiche per uccidere con l’azione il pensiero fisso del tabacco, potrò fare appello solo ed esclusivamente alle mie risorse psicologiche e mentali.

Considerando che la mia compagna da tempo mi accusa di far fumare anche lei attraverso il fumo passivo e che spesso mi ricorda i danni dovuti al tabagismo, la prima cosa che ho fatto è stata assumere formalmente con lei l’impegno di non fumare più e le ho consegnato, in segno di buona volontà, le sigarette rimanenti. Per rendere l’evento veramente solenne ho voluto che i miei due migliori amici fossero presenti e testimoni di questa mia grande sfida con me stesso. Eravamo in una piazza storica di una delle tante città murate della nostra bella penisola, il contorno, la location era perfetta.

Una cosa mi ha dato una grande forza e mi ha fatto sentire subito sicuro di riuscire nel mio intento: l’enorme entusiasmo con cui la mia compagna e i nostri due amici hanno accolto la notizia. Non hanno manifestato un solo attimo di scetticismo o dubbio sulla mia capacità di riuscire nell’impresa. Questo entusiasmo è stato ed è per me un elisir talmente potente ed energetico che mi è d’aiuto tutti i giorni quando per lunghe ore devo affrontare lo spettro dell’astinenza che puntuale non tarda mai ad arrivare.

Ho anche imparato come sia davvero importante, nel momento in cui ci si appresta ad affrontare difficili imprese, avere un atteggiamento positivo ed ottimista. Un atteggiamento così aumenta notevolmente la motivazione dando quella spinta in più che spesso è proprio quella che fa la differenza tra il successo e il fallimento. Sarebbe davvero bello se tutti nel mondo, da un giorno all’altro, smettessero di fumare: saremmo tutti più sani, non esisterebbe più il fumo passivo e ci sarebbe davvero un mondo più pulito.

Oramai i mozziconi di sigaretta hanno colonizzato ogni angolo di questa terra, proprio come la plastica! Da recenti studi il numero stimato di mozziconi che noi fumatori buttiamo un po’ dappertutto è superiore a 4.500 miliardi all’anno. Vogliamo provare ad immaginarli tutti assieme in un unico grande, enorme immenso posacenere?

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