Cronaca

Urso visita l’hotspot strapieno di Lampedusa e sconfessa la linea del “tutto sta funzionando” di Donzelli: “La situazione è insostenibile”

Il ritmo è quello di circa 2 mila migranti al giorno sbarcati a Lampedusa. Solo nella notte tra sabato e domenica sull’isola sono arrivati 208 migranti: erano a bordo di tre barchini soccorsi dalle motovedette della Capitaneria e della Guardia di finanza mentre un gruppo è stato bloccato dai Carabinieri mentre era già sbarcato sulla spiaggia della Guitgia. Numeri che si aggiungono alle 2.172 persone dei 55 approdi di sabato e ai 1.917 di venerdì, giorno del record di barchini sbarcati mai registrato (65 in 24 ore). E mentre le navi Ong – con non poche polemiche per la distanza dei porti assegnati dal ministero dell’Interno – attraccano e sbarcano centinaia di migranti in varie città italiane, all’hotspot di Lampedusa questa mattina erano presenti 4.267 ospiti, numeri molto al di sopra della capienza massima della struttura. La Prefettura di Agrigento ha disposto il trasferimento di 690 ospiti: 550 con traghetto di linea diretto a Porto Empedocle, mentre 140 migranti in serata verranno trasferiti, con un aereo militare, a Pratica di Mare e a Pisa.

Urso sconfessa Donzelli – E proprio alla struttura di prima accoglienza di Lampedusa è arrivato in visita il ministro delle Imprese e del Made in Italy. “La situazione qui è insostenibile e bisogna trovare delle soluzioni”, ha detto Adolfo Urso chiedendo aiuto all’Europa che ” dare una mano a noi italiani per potere gestire al meglio questo fenomeno”. Urso parla di un’accoglienza “migliorata notevolmente rispetto al passato” ma sconfessa la linea del suo collega di partito Giovanni Donzelli: “Siamo di fronte a un numero straordinario, perché un numero così elevato di arrivi, provenienti dalla Tunisia, con barchini, è un numero straordinario”, ha sottolineato il ministro del Made in Italy. Mercoledì scorso il parlamentare e responsabile organizzazione di Fratelli d’Italia, Giovanni Donzelli, a margine di un’iniziativa del partito a Forte dei Marmi aveva detto, infatti, che “il tanto criticato ‘blocco navale’ in accordo con la Tunisia sta funzionando“: “Grazie al Governo Meloni – aveva aggiunto Donzelli – abbiamo evitato che gli sbarchi fossero molti, molti di più. Parole molto diverse da quelle di Urso, mentre dal fronte Lega il viceministro Matteo Salvini continua a parlare della necessità di “un nuovo decreto sicurezza” probabilmente a settembre: “L’Europa si deve dare una sveglia, ci dessero una mano invece di fare direttive idiote“, ha detto sabato Salvini, parlando a Pinzolo in Trentino.

Polemiche su trasferimenti e Ong – Intanto oltre agli arrivi a Lampedusa, proseguono i trasferimenti verso altre città italiane, tra le proteste dei sindaci: “Il governo scarica sui Comuni il conflitto sociale, ci stanno scaricando tutto addosso perché vogliono fare implodere realtà come le nostre che fino ad oggi hanno dato risposte reali”, ha dichiarato il sindaco di Firenze Dario Nardella, intervenendo alla festa dell’Unità di Scandicci. “Nella nostra provincia – ha detto ancora – ci sono tremila persone arrivate con gli sbarchi degli ultimi mesi e l’input da Roma è ‘dateci le palestre’. Ma come è possibile mettere a disposizione a fine agosto le palestre quando le scuole stanno per riaprire?”, chiede Nardella. Altro fronte di polemica è la gestione e il coordinamento della navi Ong impegnate nei salvataggi nel mediterraneo. La nave Humanty 1 con 57 persone a bordo è arrivata in mattinata nel porto di Livorno. La Geo Barents, nave di ricerca e soccorso di Medici Senza Frontiere, ha concluso lo sbarco di tutti e 168 i migranti soccorsi nel porto di Brindisi. Dopo aver avuto assegnato il porto di Genova – a causa del peggioramento delle condizioni meteo-marine – la Ocean Viking, la nave di Sos Mediterranée che ha soccorso 439 migranti tra Lampedusa e Tunisia, è stata invece prima dirottata su Vibo Valentia (dove avrebbe dovuto sbarcherare una parte dei profughi per poi ripartire verso Genova) e poi ricevere l’assegnazione definitiva del porto di Napoli. La scelta del Viminale di assegnare un porto così distante viene anche questa volta molto criticata: “La volontà del Governo di distribuire i migranti in porti lontani non è accettabile. Allungare i tempi di navigazione, anche di fronte a condizioni meteo estreme, è una scelta che si accanisce su profughi già in grande sofferenza e appare più come una persecuzione piuttosto che un aiuto umanitario “, scrivono in una nota congiunta Cgil, Mediterranea Saving Humans e dalla comunità di san Benedetto al porto oltre a molte associazioni pacifiste e solidali.

Caritas: “Occorre cambiare metodo” – Intanto la Caritas Italiana chiede al governo un confronto aperto e a diversi livelli anche con i comuni, le regioni e le altre reti del terzo settore impegnate nell’accoglienza che permetta di affrontare la questione dei migranti in modo strutturale e non emergenziale. Da settimane, comuni e regioni sono in difficoltà a reperire posti letto per i migranti. In alcuni comuni sono state addirittura montate tendopoli, si fatica a trovare spazi. “In diversi territori – spiega don Marco Pagniello, direttore di Caritas italiana – sono sempre più pressanti le richieste che giungono da parte delle Autorità perché la rete ecclesiale metta a disposizione altri spazi. La Chiesa che è in Italia si impegna al massimo delle sue possibilità, mettendo a disposizione strutture idonee, personale e volontari per aiutare le persone oltre quello che la convenzione stessa chiede”. Caritas Italiana è disponibile a collaborare “con questo governo come con tutti gli altri. Ma occorre cambiare metodo. La nostra proposta è quella di un confronto aperto e a più livelli che possa aprire a forme positive e propositive”, conclude don Marco Pagniello.