Sessanta ragazze sono state bloccate all’aeroporto della capitale afghana, Kabul, a pochi minuti dal decollo del volo che le avrebbe portate a Dubai per studiare. Le giovani avevano vinto le borse di studio dell’uomo d’affari emiratino Sheikh Khalaf Ahmad Al Habtoor annunciate nel dicembre 2022, dopo il divieto per le donne di frequentare le università emesso dai talebani che ha di fatto sancito la negazione del diritto allo studio oltre il livello elementare. “Quando i funzionari talebani hanno visto i biglietti e i visti di studio hanno detto che alle donne non è consentito lasciare l’Afghanistan con visti di studio”, ha raccontato alla Bbc una giovane identificata per ragioni di sicurezza con un nome di fantasia. “La mia unica speranza era quella di ottenere una borsa di studio che mi aiutasse a studiare all’estero”.

Alle donne è vietato viaggiare da sole, in assenza di un “tutore” maschio – il marito o un membro della famiglia – ma anche il rispetto di questo vincolo non è bastato per lasciar partire le future studentesse: “Tre ragazze che avevano un mahram erano all’interno dell’aereo, ma i funzionari del ministero del Vizio e della Virtù le hanno fatte scendere dall’aereo”, ha spiegato la ragazza all’emittente britannica. Interrogati, i funzionari non hanno rilasciato commenti evitando di confermare la circostanza.

L’episodio rappresenta l’ultima dimostrazione di un regime di divieti sempre più stringenti dal ritorno al potere dell’agosto del 2021, quando, promettendo dinamicità, il regime dei talebani ha ripristinato il sistema teocratico basato su un’interpretazione ultra rigorosa dell’Islam che aveva fortemente segnato il periodo al potere tra il 1996 e il 2001, rendendo le donne totalmente estromesse dalla partecipazione alla vita pubblica e all’istruzione.

Community - Condividi gli articoli ed ottieni crediti
Articolo Precedente

Il processo a Trump per l’assalto al Congresso fissato al 4 marzo 2024, è la vigilia del Super Tuesday nelle primarie per la Casa Bianca

next
Articolo Successivo

Morte di Prigozhin, l’ultima ipotesi sulla causa dello schianto del jet: “È precipitato a causa di un ordigno piazzato nel condizionatore”

next