I guai giudiziari dell’ex presidente Usa finiscono in aula. Sono stati fissate le date dell’udienze che vedono Donald Trump imputato nei diversi filoni di inchiesta che lo riguardano. La giudice Tania Chutkan – che era stata nominata da Barack Obama – ha fissato per il 4 marzo 2024 l’inizio del processo dell’ex inquilino della Casa Bianca per l’assalto al Congresso del 6 gennaio 2021. È la vigilia del Super Tuesday nelle primarie per la Casa Bianca, giornata nella quale si vota in una dozzina di Stati, compresi California e Texas. Il procuratore speciale Jack Smith ha proposto il 2 gennaio, pochi giorni prima del calcio d’inizio delle primarie repubblicane con i caucus in Iowa, mentre la difesa del tycoon aveva chiesto un rinvio all’aprile 2026, quasi un anno e mezzo dopo le elezioni presidenziali Usa, per l’enorme mole di documenti da consultare.
È stata invece fissata per il 6 settembre l’udienza in cui Trump e i suoi 18 co-imputati dovranno presentarsi al tribunale della contea di Fulton, ad Atlanta, per dichiararsi colpevole o meno nel procedimento per i tentativi di sovvertire il voto in Georgia nel 2020. L’ex presidente si è già costituito al carcere locale per le formalità dell’arresto, con rilascio su cauzione. Subito dopo l’ex presidente è partito subito al contrattacco accusando “il corrotto Biden” di aver orchestrato le sue quattro incriminazioni per eliminarlo dalla corsa alla Casa Bianca. Secondo un sondaggio Reuters/Ipsos di venerdì, all’indomani della quarta incriminazione, l’ex presidente è avanti al secondo candidato repubblicano Ron DeSantis di quasi 40 punti, con il 52% delle preferenze contro il 13% della Florida. Persino in aumento rispetto al 47% dell’inizio di agosto.