Momenti di tensione a Napoli durante la seconda manifestazione a difesa del reddito di cittadinanza, dopo quella di inizio agosto. I partecipanti al corteo, alcune centinaia di persone secondo l’Ansa, sono riusciti a scavalcare il muretto che dalla strada porta alle rampe autostradali di via Marina. L’accesso è stato aperto da un gruppo di donne durante uno scontro con la polizia che bloccava l’accesso alla rampa. Durante il momento di tensione, con colpi di manganello ad alcuni manifestanti, un altro gruppo è riuscito a scavalcare il guardrail aprendo l’accesso del corteo alla rampa autostradale. Dopo mezz’ora le persone hanno iniziato a lasciare la rampa e sotto una pioggia battente è ripreso il corteo, seguito dalle forze dell’ordine in assetto antisommossa.
Poco dopo le 15 manifestanti hanno sciolto il blocco finale di via Marina, dando appuntamento per una nuova iniziativa che dovrebbe svolgersi la prossima settimana. La Rete dei comitati per la difesa e l’estensione del Reddito Napoli, che ha promosso la manifestazione, l’aveva presentata come “contro precarietà, disoccupazione, carovita, lavoro nero, salari da fame” e per “estendere il reddito di cittadinanza, e dire basta con la guerra ai poveri” oltre che “per il taglio delle spese militari, contro i condoni agli evasori, per maggiori tassazioni sui profitti delle grandi aziende ed i patrimoni milionari”.
Dal 25 agosto l’Inps ha inviato ad altre 33mila famiglie il messaggio sms che comunica lo stop al reddito deciso dal governo Meloni, dopo che altre 160mila circa hanno perso il sussidio a fine luglio. Nel complesso, entro la fine dell’anno circa 230mila nuclei con persone ritenute “occupabili” resteranno senza rdc in attesa di poter fare domanda (da settembre) per il Supporto formazione lavoro da 350 euro al mese. A luglio l’sms – con la dicitura “in attesa di eventuale presa in carico dai servizi sociali” – è arrivato anche a molte persone che hanno diritto a mantenere il reddito e saranno costrette a rifare domanda, aspettando probabilmente mesi per tornare a ricevere l’aiuto.