Complice quello che risulterà il più grande sciopero di sceneggiatori e attori nella storia cinema mondiale, il red carpet veneziano risulterà privo delle star hollywoodiane più ambite e oramai habitué al Lido
Adam Driver e Jessica Chastain sì; Bradley Cooper, Emma Stone, Michael Fassbender no. Oramai alla Mostra del Cinema di Venezia che parte tra poco più di 24 ore le star di Hollywood hanno ovviamente dato buca. Complice quello che risulterà il più grande sciopero di sceneggiatori e attori nella storia cinema mondiale, il red carpet veneziano risulterà privo delle star hollywoodiane più ambite e oramai habitué al Lido. Spiace, perché il piatto (di film) è ricco, anzi ricchissimo, e oramai il corollario delle star in passerella era tornato ad essere da una decina d’anni almeno un evento dalla risonanza mondiale. Gongolerà Cannes (e molto meno Roma, che nemmeno ha per statuto film in anteprima mondiale, figuriamoci le star in sciopero). E mentre Alberto Barbera ha alzato, sul tema, bandiera bianca da parecchi giorni con un tweet lapidario (“non chiedetemi chi verrà perché non lo so”) ecco che qualche rumors trapela.
La premessa è che grazie ad accordi specifici con il sindacato SAG-AFTRA, che sta tutt’ora guidando come un leone la protesta, le produzioni di film rigorosamente indipendenti (non delle major) possono portare al Lido le proprie star. Ecco allora il palesarsi di Adam Driver protagonista di Ferrari, diretto da Michael Mann (sembra arrivi anche un altro nome di peso del film, ovvero Patrick Dempsey) e Jessica Chastain, diva di Memory, diretto dallo sfuggente Michel Franco. Priscilla, il biopic di Sofia Coppola sulla moglie di Elvis, ha ottenuto l’ok sindacale e porterà in passerella la vera Priscilla, oggi 78enne e 30 anni fa attrice anche in memorabili film demenziali, come gli attori Cailee Spaeny e Jacob Elordi. Caleb Landry Jones salirà sul red carpet per Dogman di Luc Besson così come Mads Mikkelsen per The promised land del danese Nikolaj Arcel. Discorso a parte per l’oramai apolide Woody Allen che passerà da Venezia e dalla passerella (che faranno le persone? Lo fischieranno?) senza passare da qualsivoglia sindacato con il suo Coup de chance. Infine la truppa nutritissima delle star italiane (Favino, Servillo, Mastrandrea, Gassman, Rohrwacher, Pietro Castellitto, ecc..) che sì rinforzano il festival, ma che bene o male non fanno più la differenza in termini di glamour internazionale.
Parentesi sui “ni”: Penelope Cruz, Lily James, Mickey Rourke, Liam Neeson. Elenco pesante dei “no”: Emma Stone, Willem Dafoe, Bradley Cooper, Carey Mulligan, Michael Fassbender, Cate Blanchett. Infine non sarebbe una brutta cosa, anzi sarebbe proprio bello che il sindacato attori concedesse il lasciapassare veneziano a Kiefer Sutherland per accompagnare l’ultimo film di William Friedkin – “The Caine mutiny court-martial” – per omaggiare il grande regista de L’esorcista e de Il braccio violento della legge scomparso poche settimane fa.