Uno dei primi (e dei pochi) a difendere il generale, al centro delle polemiche dopo la pubblicazione del suo libro, era stato Matteo Salvini. “Giusto leggere prima di giudicare. Ha il diritto di esprimere ciò che pensa”, aveva detto il vicepremier. Adesso, dal suo stesso partito, arriva addirittura per il generale di divisione Roberto Vannacci (rimosso dal ruolo di comandante dell’Istituto geografico militare di Firenze) la disponibilità a una candidatura alle elezioni Europee.
“Se Vannacci dovesse decidere di candidarsi, le porte della Lega sono spalancate”. A parlare è il numero due di Matteo Salvini, il vicesegretario del Carroccio Andrea Crippa. Lo ha detto rispondendo a una domanda sul caso del generale Vannacci – finito nella bufera per le frasi retrograde e omofobe contenute nel suo libro – a margine della festa di Affari italiani. Stesso evento a Ceglie Messapica, nel Brindisino, dove proprio il generale avrebbe dovuto intervenire in collegamento nella serata di domenica 27 agosto, ma dopo le critiche politiche Vannacci ha ritirato la partecipazione. “Se il generale Vannacci o se Gianni Alemanno volessero candidarsi con noi alle prossime europee, le porte della Lega non sarebbero aperte ma spalancate. E non lo dico per una questione di preferenze ma di idee e valori che ci accomunano“, ha ribadito Crippa.
Nel suo libro auto-pubblicato – “Il mondo al contrario” – Vannacci ha espresso un’incredibile sequela di affermazioni retrograde sulle minoranze. “Omosessuali, non siete normali”, ad esempio. Le numerosi voci di condanna, però, non sono bastate e neppure il messaggio “indiretto” del presidente della Repubblica Sergio Mattarella al Meeting di Rimini. La Lega prosegue per la sua strada: “Vannacci ha espresso il suo pensiero e va ascoltato. Da quello che è uscito sui media, l’80% di ciò che ha scritto lo condivido“, ha detto Crippa, commentando anche la presa di posizione del ministro della Difesa Guido Crosetto: “Dal punto di vista istituzionale non era opportuno l’intervento di Crosetto ma penso l’abbia fatto più da ministro della Difesa che da politico”, ha detto il vice di Salvini aprendo la strada alle Europee per il generale.