Attualità

Giambruno e la frase “se eviti di ubriacarti non trovi il lupo”. Polemiche social: “Faccia gli spot dei materassi con Mastrota”, “E Mediaset condivide questo messaggio?”

Da Carlo Verdelli a Cathy La Torre ma anche moltissimi utenti, durissime sui social le parole di condanna per le parole del giornalista e compagno della premier Giorgia Meloni

di F. Q.

“Forse dovremmo essere più protettivi nel dialogo e nel lessico. Se vai a ballare, tu hai tutto il diritto di ubriacarti – non ci deve essere nessun tipo di fraintendimento e nessun tipo di inciampo – ma se eviti di ubriacarti e di perdere i sensi, magari eviti anche di incorrere in determinate problematiche perché poi il lupo lo trovi”, le parole pronunciate da Andrea Giambruno, compagno della premier Giorgia Meloni, finiscono nel mirino della politica e dei social.

Un’altra uscita discutibile, messa in evidenza dal Fatto Quotidiano, dopo le polemiche estive sul negazionismo climatico (“È luglio, ha sempre fatto caldo“) e le accuse al ministro della Sanità tedesco Lauterbach in vacanza in Italia (“Se fa troppo caldo, stai a casa tua nella Foresta Nera“). Nel programma “Diario del giorno“, in onda al pomeriggio su Rete 4, il giornalista ha preso posizione sui casi di strupo a Palermo e Napoli con parole tipiche della logica del victim blaming, cioè la tendenza a colpevolizzare la vittima.

Il “first gentleman” è stato travolto da una vera e proprio bufera social con commenti di condanna, molti dei quali non riferibili. “Forse, se Andrea Giambruno fosse affiancato a Mastrota negli spot di materassi e avvolgibili sarebbe meglio anche per lui. Mediaset, riveda i palinsesti”, protesta lo scrittore Fulvio Abbate. In tema di conseguenze, c’è chi si chiede se “Mediaset condivide questo tipo di messaggio sulla violenza sessuale“, il giornalista Giuseppe Candela si sofferma ancora sul silenzio del Biscione: “Il concorrente di un reality sarebbe stato espulso e cancellato da Mediaset. Un conduttore Rai sarebbe finito in Vigilanza, Cda, codice etico, sanzioni e (forse) rimozione. Qui non succederà niente. Perché? Perché è il compagno della Premier“.

E l’effetto valanga coinvolge gli iscritti più e meno noti: “Se le ragazze la smettessero di aver voglia di ballare, bersi un drink, stare sui social, uscire di casa (se non accompagnate da una guardia del corpo). Se insomma rinunciassero a essere ragazze e si votassero tutte quante a clausura, nessuno le violenterebbe. Così, Giambruno?”, la condanna di Carlo Verdelli, direttore del settimanale “Oggi“. “Lo stupratore è in giro a caccia e fa il suo: la colpa è della preda che anziché stare a casa o uscire in tuta mimetica e anfibi a bere acqua Panna come dovrebbero fare tutte le ragazze, fa sì che il lupo la violenti, se l’è cercata. Il Mondo al contrario del generale Giambruno”, continua Paolo Berizzi.

Sono in molti a chiedere l’intervento pubblico della Premier Meloni, proprio ieri l’annuncio del suo arrivo a Caivano: “Giorgia Meloni sicuramente di dissocerà dal compagno #Giambruno per aver, in sostanza, colpevolizzato – quando ubriache – le vittime di stupro. Vero? Sono fiduciosa”, chiede l’attivista Cathy La Torre. Così tra insulti non riferibili nel coro di unanime di condanna c’è anche si sofferma sulle dinamiche familiari: “Sta disputando una gara maschile con Lollobrigida a chi dice più cazzate in famiglia, o non si spiega”, il riferimento è al ministro Lollobrigida, marito di Arianna Meloni.

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