E cosi anche il premier Giorgia Meloni ha fatto sapere che andrà a Caivano da padre Maurizio Patriciello, dove la scorsa settimana è emersa la storia di due cuginette stuprate per mesi da un branco di ragazzini ora indagati. “Obiettivo del governo è bonificare l’area: per la criminalità non esistono zone franche. Intendo accogliere l’invito di don Patriciello a recarmi sul posto, la mia non sarà una semplice visita, offriremo sicurezza alla popolazione.”

“Beati i popoli che non hanno bisogno di eroi”, come già scrivevo su questo blog sin dal lontano 14 luglio 2021, parlando proprio del Parco Verde e di padre Maurizio Patriciello. Un breve excursus sui tanti ministri che sono già andati al Parco Verde di Caivano e/o si sono occupati del problema su invito del parroco e di noi suoi consulenti e sui risultati raggiunti sinora mi sembra quindi doveroso.

1) 24/10/2012: Padre Maurizio Patriciello, con me e i suoi consulenti dei comitati, sono ricevuti dal ministro dell’Interno Cancellieri: il ministro istituisce la figura del prefetto anti roghi presso la prefettura di Napoli inviando quale primo incaricato il prefetto Donato Cafagna. Ad oggi ancora operativo, il prefetto anti roghi grazie alla sua azione di controllo e repressione militare, registra una diminuzione del numero dei roghi ma un invariato fenomeno di eccesso di smaltimento di rifiuti industriali. I dati Ispra 2021 certificano infatti che la Campania da una produzione di rifiuti industriali di circa quattro milioni di tonnellate l’anno nel 2009 è passata oggi a circa 9,1 milioni di tonnellate di rifiuti industriali l’anno, sempre senza avere un solo impianto a norma per lo smaltimento finale di qualsivoglia rifiuto speciale, specie quelli pericolosi e tossici come l’amianto e i rifiuti ospedalieri.

2) 24/1/2013: il ministro della Salute Balduzzi procede a un sopralluogo personale del fenomeno Terra dei Fuochi interloquendo direttamente con noi Medici dell’Ambiente. Rimane sconvolto dalla verità del fenomeno sempre negata e chiede formalmente non solo di fare partire uno studio di coorte sui vigili del fuoco da noi sollecitato ma impone anche ai vertici Iss di collaborare con noi Medici dell’Ambiente. Appena caduto il Governo verrà azzerato tutto e si continuerà a negare il disastro ambientale e sanitario: noi Medici dell’Ambiente verremmo estromessi da tutti i tavoli istituzionali perché troppo indipendenti e pericolosi.

3) 20/6/2013: per la prima volta un ministro della Repubblica italiana nella persona del ministro dell’Ambiente Andrea Orlando arriva direttamente alla parrocchia di San Paolo al Parco Verde di Caivano. Ci ascolta, si rende conto della gravità del problema e dell’immobilismo delle istituzioni, per la prima volta ci chiede formalmente scusa per tanto immobilismo e quindi dispone il potenziamento dei meccanismi di controllo già avviati dal ministro Cancellieri. Come detto, grazie al lavoro in regime di straordinario dei militari dell’esercito italiano il fenomeno dei roghi visibili diminuisce. Ovviamente in assenza di qualunque forma di controllo e tracciabilità certificata dei rifiuti industriali, il fenomeno dei traffici illeciti dei rifiuti tossici specie quelli più costosi da smaltire (amianto e rifiuti ospedalieri) non si ferma né si riduce.

4) Allarmata dalla risonanza mediatica che una messa di padre Maurizio Patriciello, con sull’altare i pomodori raccolti presso alcuni campi dove in quei giorni i forestali del generale Costa avevano scoperto tombamenti di rifiuti tossici, arriva alla parrocchia del Parco Verde di Caivano anche il ministro dell’Agricoltura Nunzia De Girolamo che assicura ulteriori interventi. Dopo pochi mesi il ministro verrà “dimissionato” e si darà invece spazio al negazionismo imperante e alla difesa esclusiva solo del “buon nome” delle pummarole campane. Nonostante quale consulente tecnico del magistrato Bisceglia che si occupava della Resit avessi spiegato che le pummarole con 40 cm di radici venivano scelte proprio perché i consulenti agronomi dei camorristi avevano tombato in profondità i rifiuti tossici lasciando i metri di terreno sano necessari alla coltivazione di pummarole perfette, parte una campagna violentissima di delegittimazione nei confronti sia nostri che di padre Maurizio.

5) Ottobre 2019: seguito di questa “operazione trasparenza e verità”, ma solo a tutela delle pummarole, la Regione Campania continua nel suo percorso di delegittimazione, offesa ed estromissione dai tavoli tecnici (dopo la paura “Balduzzi”) dei Medici Isde Napoli e Campania. I dati epidemiologici 2018 già pronti tramite il Progetto “Epi. Ca” (epidemiologia e cancro ) dei medici di famiglia dell’Asl di Casoria vengono quindi fermati, bloccati, inglobati (a pagamento) nei flussi ufficiali dei registri tumori della Regione Campania e quindi i dati dei registri progressivamente si fermano a date preistoriche.

E ora cosa succederà grazie all’immediato e deciso riscontro del premier Meloni? Si procederà come urliamo dalle pagine di questo blog ad avviare con urgenza il Rentri (tracciabilità certificata dei rifiuti tossici) prima dell’ottobre 2024 e quindi di almeno altri due anni di smaltimenti illeciti di rifiuti industriali non tracciati? Da quello che leggo lo Stato si è già impegnato a restituire ai cittadini del Parco Verde una palestra nuova. Speriamo sempre nella Provvidenza.

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