"Non darò nessun giudizio sul piano artistico e privato, ma mi soffermerò su quello umano", ha scritto il cantautore toscano sul sito diretto da Roberto D'Agostino
“Morgan non lo conosco, né come persona, tantomeno come artista perciò, giustamente, potrei anche evitare di parlarne. Infatti non darò nessun giudizio sul piano artistico e privato, ma mi soffermerò su quello umano”. Così Pupo su Dagospia.Il commento è riferito ai fatti di Selinunte: com’è noto, durante un concerto Morgan ha offeso ripetutamente il pubblico, per poi scusarsi. Secondo i presenti, la serata evento dedicata a Franco Battiato non stava andando come previsto, con il cantautore impegnato a cantare brani suoi e non quelli del grande arista siciliano. Dal pubblico le richiese di “fare Battiato” sono diventate più nette ed è arrivata la sfuriata di Morgan, violenta e omofoba. “Ma come si fa ad aiutare un soggetto così? – continua Pupo – Bisogna smettere di cercarlo. I mezzi di comunicazione, in particolare la Rai e Sky, devono smettere di ingaggiarlo e di parlare di lui e in più, la gente, non deve più andare a pagare il biglietto per ascoltarlo e vederlo dal vivo. Solo così (ma non è detto) lui potrebbe risvegliarsi dal “delirio” in cui è ingabbiato. Solo sentendosi solo ed abbandonato potrebbe salvarsi e ritrovare equilibrio e lucidità e tornare ad essere un artista vero”. Secondo il cantautore toscano però “su una cosa Morgan ha ragione: “Quando dice che il pubblico che lo conosce e lo segue, sa benissimo cosa aspettarsi da lui e perciò non dovrebbe meravigliarsi o lamentarsi mai. Nemmeno quando lui esagera. Ma si sa, il pubblico è sacro ed ha sempre ragione. Così ci hanno insegnato i nostri predecessori. Ma anche in questo, sembra che qualcosa stia piano piano cambiando. Gira voce che il pubblico non sia più un “animale” sacro come una volta, ma che si stia velocemente trasformando in una sorta di mostro con tante teste, molte delle quali si presume siano, teste di ca***“.