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Un’altra persona in bici investita e uccisa da un camion a Milano: aveva 28 anni. Indaga la Polizia locale

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Ancora una persona in bicicletta travolta da un mezzo pesante e ancora una volta una vita persa. Succede ancora a Milano, la città che ha registrato un tragico record in questo senso. Una donna di 28 anni, Francesca Quaglia, è stata investita e uccisa da un autocarro mentre si trovava in bicicletta in viale Caldara nei pressi di piazza Medaglie d’Oro, in una zona del centro di Milano. La ragazza, originaria della provincia di Bologna, viveva nel capoluogo lombardo. Dalle prime ricostruzioni, affidate alla Polizia locale, sembra che la bici e il camion che l’ha travolta fossero fermi al semaforo poco prima dell’impatto, avvenuto probabilmente quando è scattato il semaforo verde. La ciclista, affiancata a sinistra alla parte anteriore del mezzo pesante, sarebbe rimasta ‘agganciata’ al camion, che ripartendo l’ha travolta.

Una dinamica che non potrà essere confermata dalle immagini di videosorveglianza, dal momento che la telecamera che riprende il luogo dell’incidente è di tipo ‘brandeggiante’, ovvero di quelle che ruotano, e non era puntata sull’area dell’incidente al momento dell’impatto. Terminati i rilievi, proseguono le indagini degli agenti della Polizia locale, che stanno raccogliendo le testimonianze di chi ha assistito all’incidente. L’indagine è coordinata dalla pm della procura di Milano Cristiana Roveda. Ferito, ma in maniera lieve, l’autista del tir, un uomo di 54 anni che, nelle prossime ore, potrebbe essere indagato per omicidio stradale.

A maggio del 2023, come scritto dal fattoquotidiano.it, erano stati sette i morti: 3 viaggiavano in bici, 1 in monopattino e 3 pedoni. Numeri che, secondo i dati Istat, posizionano Milano al primo posto in Italia per persone in bici morte in incidenti. Le tre vittime del 2023, tra l’altro, sono tutte morte a causa di incidenti con dei mezzi pesanti. Quello di stamani è comunque il quinto incidente mortale a Milano che vede coinvolti nel corso dell’anno ciclisti e mezzi pesanti. Il più recente a giugno quando una ciclista di 60 anni era stata travolta e uccisa da una betoniera in piazza Durante, vicino a piazzale Loreto. L’8 maggio, un tir aveva ucciso un uomo di origine cinese, in via Comasina. Il 20 aprile aveva perso la vita, in sella alla sua bicicletta, una 39enne, sempre travolta e uccisa da una betoniera in via Francesco Sforza. A febbraio, era morta una donna di 38 anni, investita da un mezzo pesante all’angolo tra piazzale Loreto e viale Brianza.

Ciclista travolta e uccisa da un camion in centro a Milano
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Due giorni fa Palazzo Marino aveva introdotto – insieme all’aumento del prezzo per entrare in Area C – alcuni divieti per i mezzi pesanti a partire da ottobre. Le nuove norme prevedono il divieto di ingresso in area B per i grandi tir e per i pullman che pesano più di cinque tonnellate che non siano dotati di sistemi di rilevamento di ciclisti e pedoni e che siano privi dell’adesivo che segnala gli angoli ciechi. Per chi presenta un contratto d’acquisto di questi sistemi di rilevamento, è prevista una proroga fino al 31 dicembre 2024. Dal primo ottobre del 2024 poi, il divieto si allargherà anche ai camion più piccoli (da 3,5 a 12 tonnellate) e ai bus fino a 5 tonnellate, con proroga al 31 dicembre 2025.

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