Under the Waves è il gioco d’esordio di Parallel Studios sotto l’ala protettiva di Quantic Dreams, un’azienda che negli anni ha dimostrato più volte quanto sia importante la narrazione in un videogioco e che anche in questa occasione racconta una storia profonda; Stan è un sommozzatore professionista che accetta di lavorare per una grossa azienda petrolifera presso la loro installazione subacquea, ma cosa ha portato Stan a scegliere una vita solitaria nelle profondità del mare?
Gameplay e Narrativa
L’introduzione è il tutorial del gioco, mentre guidiamo Stan alla scoperta della sua nuova casa e della Moon, la piccola nave sottomarino che potremo utilizzare per scoprire le profondità del mare; l’esplorazione e la costruzione di oggetti e di miglioramenti sono solo una parte di Under the Waves però, che nasconde dietro la facciata affascinante dell’esplorazione marina quella più introspettiva di un uomo e delle sue scelte di vita.
Lo stile grafico di Under the Waves è una miscellanea davvero interessante tra la modellazione 3D e una grafica Low Poly , che si sposa perfettamente con la fantascienza anni ’70 che permea il gioco di Parallel Studios. Questo, unita ad un sapiente utilizzo dei colori e delle inquadrature, creano un ambiente suggestivo e coinvolgente in cui diventa semplice perdersi mentre si esplora per le profondità marine tra una missione di manutenzione e l’esplorazione di un relitto sommerso.
Ma oltre ad un gameplay che si rivela più profondo di quello che sembra, Under the Waves nasconde una narrazione stratificata, che mescola introspezione, dolore e profondità della psiche, oltre a quella marina; senza svelarvi troppo sulla trama di gioco, possiamo rivelarvi che durante le sue esplorazioni, Stan si ritroverà ad affrontare qualcosa di misterioso che metterà duramente alla prova la mente e il corpo, ma è reale o è tutto frutto della mente di un uomo spezzato? È con questo tipo di narrazione che il titolo affascina il giocatore, mentre è impegnato a decidere quale sia la strada più giusta da seguire per il protagonista e per la sua vita.
Musiche e considerazioni finali
Se la grafica e la narrativa creano un’ ambientazione decisamente “immersiva”, le musiche sono il perfetto contorno di queste scelte; fin dai primi minuti di gioco la ricercatezza dei suoni e dei brani sottolineano i momenti più importanti della nuova vita di Stan, rendendoci partecipi allo stesso tempo presenti nelle meravigliose esplorazioni marine come della psiche del protagonista e dei suoi drammi, dei suoi dubbi, e delle decisioni che lo hanno spinto a “nascondersi” nelle profondità del mare.
Catalogare Under The Waves non è sicuramente semplice, da una parte ci troviamo davanti a un gioco con piccole sbavature (qualche raro calo di frame, qualche imperfezione nella traduzione italiana) dall’altra abbiamo una vera e propria lettera d’amore per l’esplorazione marina, un omaggio a Jacque Cousteau e ai suoi documentari sapientemente mescolato alla struggente storia di un uomo e della sua perdita.
Giocare ad Under the Wave è un’ esperienza solitaria e catartica da apprezzare nel buio del vostro salotto, lasciandovi trasportare dalle immagini e da una colonna sonora che vi trascineranno senza sforzo nelle profondità degli abissi Se amate i giochi con una trama profonda, marchio di fabbrica di Quantic Dreams, e cercate qualcosa di diverso dal solito, Under the Waves potrebbe essere il gioco che vi catturerà in questo periodo.