“Io ti consiglierei stai a casa stanno com e pazz e rimaste 160mila famiglia senza rdc senza spesa. sei sicura che tornerai a casa?”. È questa una delle minacce via social rivolte alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni in vista della sua visita a Caivano, il centro alle porte di Napoli teatro degli abusi su due cuginette di 10 e 12 anni. Una serie di minacce da parte di chi le contesta lo stop al Reddito di cittadinanza.
Sotto quel post si aggiungono commenti contro la premier, con auguri di morte o quello, aggiunto dal profilo di un laboratorio artigianale napoletano, di andare via “con qualche ammaccatura così capisce i guai che ha fatto”. “Speriamo riman mort a Caivano” o “si merita il peggio”, sono altri commenti. Su Twitter, poi, c’è chi la accusa di fare “l’ennesima passerella“, e consiglia agli abitanti di Caivano di “accogliere la pescivendola Meloni con pomodori marci per aver levato il RdC a quella fascia di popolo che vive precariamente in quelle zone…”. Minacce che fanno crescere a Palazzo Chigi l’allerta sul clima che potrà trovare la presidente del Consiglio domani nella sua visita a Caivano, dove andrà dopo aver risposto all’appello di don Maurizio Patriciello. Meloni aveva annunciato la visita nel Cdm di lunedì scorso, nella stessa giornata a Napoli sono state registrate tensioni per una manifestazione a sostegno del reddito di cittadinanza, con tanto di tentativo di bloccare l’autostrada e il traffico locale mandato in tilt dai manifestanti.
Numerosi i messaggi di condanna e solidarietà alla premier dal mondo politico. A partire dal suo stesso partito e dagli alleati di governo: il ministro della Difesa Guido Crosetto condanna “questo crescente clima d’odio che vorrebbe influenzare un’azione di Governo improntata a valori di democrazia e dialogo”. Per il presidente del Senato Ignazio La Russa “è quanto mai necessario abbassare i toni del dibattito politico che deve rimanere un confronto sano e democratico di idee diverse”. “Nessuno di noi si farà intimidire da qualche delinquente”, commenta il vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini. Per la ministra Elisabetta Casellati “è stato superato ogni limite” con “parole gravissime che non possono essere derubricate a semplici attacchi social”. Interviene anche il vicepremier e leader di Forza Italia Antonio Tajani: “Di fronte all’odio, alla violenza e alle minacce andiamo avanti, uniti e senza paura”. Solidarietà anche dai partiti di opposizione. Per il presidente del Movimento 5 stelle Giuseppe Conte “le intimidazioni indirizzate alla presidente Meloni sono gravi e inaccettabili”. “Come Movimento – aggiunge Conte – continueremo a lavorare costantemente affinché le contestazioni e le critiche non sconfinino mai nell’odio, nella intolleranza e nella violenza, ma trovino risposte in politiche più attente ai bisogni di tutti i cittadini, con particolare riguardo a coloro che vivono condizioni di particolare difficoltà, emarginazione e disagio sociale”. Interviene anche la segretaria del Pd Elly Schlein: “Messaggi di intimidazione, di istigazione all’odio e alla violenza non devono trovare alcuni spazio in una democrazia e troveranno sempre la più ferma condanna da parte di tutto il Partito democratico”, afferma Schlein.
“Ringrazio quanti hanno espresso vicinanza in merito alle minacce ricevute in vista della mia visita a Caivano”, scrive sui social la premier Giorgia Meloni. “Le intimidazioni – aggiunge la presidente del Consiglio – non impediranno la nostra presenza al fianco dei tanti cittadini che chiedono sicurezza e la possibilità di un futuro migliore per i propri figli. Nella lotta alla criminalità organizzata questo Governo non farà passi indietro”.