Il Tribunale del Riesame ha già confermato il carcere per Angelo Flores, Christian Barone, Gabriele Di Trapani tre dei sette giovani – tra cui un minorenne – accusati dello stupro di gruppo avvenuto a Palermo il 7 luglio scorso. Oggi si è svolta davanti al tribunale della libertà l’udienza sulla richiesta di scarcerazione di Christian Maronia. I giudici l’hanno respinta e l’indagato quindi non torna libero. Il legale del giovane, Alessandro Musso, ha rinunciato al mandato difensivo. Al suo posto è subentrato un altro avvocato che ha discusso l’istanza davanti al collegio. Dietro alla rinuncia ci sarebbe il venir meno del rapporto di fiducia con l’assistito che avrebbe nominato un nuovo difensore senza avvertirlo. Non è però la prima volta che Maronia cambia legale. Il primo contattato dai familiari dell’indagato, in carcere dai primi di agosto, ha dato forfait praticamente subito. Oggi il ragazzo non era presente in aula, mentre, comparso davanti al giudice per le indagini per l’interrogatorio di garanzia, in lacrime si era difeso sostenendo che la vittima fosse consenziente. Una bugia smentita da immagini e intercettazioni. I giudici si sono riservati la decisione.
Lo stupro è stato documentato dalle telecamere dei sistemi di videosorveglianza. Immagini che hanno inchiodato i protagonisti delle violenze: si vedono chiaramente la ragazza, al centro, due che la sorreggono e gli altri cinque attorno mentre si avviano verso una zona isolata del Foro Italico. Il branco avrebbe tentato in precedenza di farla ubriacare dopo essere stata avvicinata nei locali della movida in seguito a un appuntamento con uno del gruppo. I fotogrammi mostrano chiaramente come la vittima non fosse in grado di camminare da sola, figuriamoci a prestare consenso a un rapporto con una o più persone.
Per l’8 settembre è fissato invece il riesame per Elio Arnao, mentre non è stato deciso ancora quando i giudici si pronunceranno sulla richiesta di revoca del carcere di Samuele La Grassa. Maronia, Arnao e La Grassa sono stati arrestati a distanza di tre settimane dai fatti. Subito dopo la violenza, grazie alla denuncia della vittima, erano finiti in cella invece Angelo Flores, Christian Barone, Gabriele Di Trapani e un minorenne. Il minorenne, scarcerato dal gip, è stato riarrestato nei giorni scorsi dopo aver postato video che dimostravano l’assoluta mancanza di qualunque ravvedimento. Sul fronte delle indagini si temeva che il video dello stupro subito dalla 19enne palermitana fosse finito in Rete, ma delle riprese non ci sarebbe traccia.