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Amanda Lear: “Oggi il sesso è noioso, se ne parla troppo. La morte? Mi affascina quella assistita, senza dolore”

L'artista 83enne affida a un'intervista a "Chi" le proprie riflessioni sulla morte e sul sesso

di F. Q.

“Quello che ai miei tempi era rivoluzionario e trasgressivo, oggi è diventato terribilmente noioso. Se ne parla tanto, troppo e in realtà ho come l’impressione che se ne parli più di quanto, poi, venga messo in pratica“. In questi termini Amanda Lear parla del sesso in un’intervista concessa al settimanale Chi. “Una volta piaceva perché era proibito, mentre adesso si è persa la magia. Il sesso, se ci pensa, è uno scambio di energie. Oggi, invece, li vedo tutti annoiati davanti a Tinder con chissà quale speranza. A 10 anni, anziché uscire, sono già sui siti porno non capendo che il sesso non sarà mai quella roba lì”. L’artista, 83 anni, da tempo dice di aver “chiuso la boutique”. Come combatte la noia? “Leggo copioni, libri, scrivo, dipingo nudi maschili, con muscoli, chiap** alte e sode, ma senza modelli: oramai vado solo a memoria”. Una riflessione anche sulla morte, che non la spaventa al contrario della sofferenza: “Per questo sono molto affascinata dal sistema svizzero sulla morte assistita: meglio una morte sana, senza dolore, che soffrire e buttarsi sotto un vagone della metropolitana. Anche se, stia sereno, per il momento non sono abbastanza depressa”.

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