L’Italia che era stata baciata dalla buona sorte nella scorsa stagione al punto di ritrovarsi con una strada spalancata fino al derby milanese in semifinale e al trionfo sfiorato dall’Inter a Istanbul, stavolta non sorride troppo dopo il sorteggio di Champions League. I nerazzurri vicecampioni d’Europa possono ritenersi soddisfatti di aver evitato una big, ma con Benfica, Salisburgo e Real Sociedad si ritrovano in un gruppo senza cenerentole e con tutte partite sfidanti. Male è andata al Napoli, che partiva dalla prima fascia ma ha pescato comunque il Real. Addirittura malissimo al Milan, a cui tocca stavolta il girone della morte: Psg, Dortmund, Newcastle, praticamente un incubo. Esulta solo la Lazio, che invece è finito nel gruppo materasso e può sognare in grande.
MILAN: GIRONE DI FERRO, UNO SPAREGGIO OGNI MATCH – Partiamo dal Milan, perché davvero peggio non poteva andare. È vero che la squadra di Pioli si ritrovava in terza fascia e dunque poteva aspettarsi ragionevolmente un accoppiamento ostico. I rossoneri però sono riusciti nell’impresa di pescare letteralmente la peggior opzione possibile da ciascuna urna. C’è il nuovo Paris Saint-Germain di Luis Enrique, un cantiere aperto, che ha perso le stelle di Messi e Neymar, è vero, ma è comunque una corazzata. C’è il Borussia Dortmund che l’anno scorso si è suicidato all’ultima giornata in Bundesliga quando aveva il titolo in pugno, squadra capace di giocarsela alla pari col Bayern in patria e abituata a calcare i palcoscenici europei. La ciliegina sulla torta, si fa per dire, è stato pescare dalla quarta addirittura il Newcastle dei sauditi e del grande ex Sandro Tonali, che tornerà quindi a San Siro da avversario. Può succedere di tutto insomma, ogni partita sarà uno spareggio e drenerà risorse preziose dal campionato. Unica consolazione, se ce ne può essere una: superare questo scoglio darebbe grande slancio e consapevolezza alla squadra, è già successo in passato, ad esempio l’anno scorso all’Inter.
INTER: PER INZAGHI L’OCCASIONE DI RIPETERSI – Per i nerazzurri è una questione relativa, se guardare il bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto. Salisburgo e Real Sociedad sono due squadre ostiche per motivi diversi: esuberante la prima, rognosissima la seconda, è chiaro che non possono spaventare i vicecampioni (gli austriaci hanno pure perso Okafor e Sesko, i due attaccanti più forti), però non ci saranno risultati scontati. D’altra parte, Inzaghi ha evitato lo spauracchio del City e delle altre big, ritrovando il Benfica, già liquidato in scioltezza l’anno scorso nei quarti. Sarà una qualificazione da sudarsi in ogni partita, su ogni campo. Il primo posto è di certo alla portata dei nerazzurri: consegnerebbe a Inzaghi un sorteggio agli ottavi da testa seria e un’altra grande occasione per arrivare se non proprio in fondo, almeno molto avanti. Il pericolo invece è di fallire qualche partita e rischiare perfino la beffa del terzo posto.
NAPOLI, MEGLIO GUARDARSI ALLE SPALLE – Per il Napoli il sorteggio ricorda tanto quello della stagione scorsa. Una big terrificante, magari non nel suo momento migliore: allora era stato il Liverpool di Klopp, adesso il Real di Carlo Ancelotti che pare un po’ in fase di transizione in attesa di Mbappè (che potrebbe arrivare a giugno 2024) e senza attaccanti di ruolo. Il problema sono le altre, Braga e l’Union Berlino di Bonucci, freschezza e tradizioni calcistiche differenti, le classiche outsider che non vorresti mai beccare. Un anno fa tutti erano convinti che gli azzurri avrebbero dovuto temere Ajax e Rangers, e invece dominarono il girone. Non resta che augurare a Garcia di ripetere il percorso di Spalletti.
LAZIO, LA FORTUNA DEI PRINCIPIANTI – Sulla carta è la squadra meno attrezzata per la Champions (e soprattutto per il doppio impegno mai digerito da Sarri). In realtà però la Lazio è proprio la squadra con il sorteggio migliore e quindi con le maggiori chance di qualificazione: c’è la cenerentola della prima fascia che tutti sognavano di pescare, cioè il Feyenoord, già affrontato l’anno scorso in Europa League (dove fu eliminato dalla Roma). L’Atletico Madrid del grande ex Simeone sarà probabilmente la favorita del gruppo, mentre il Celtic spaventa di meno. In teoria i biancocelesti si giocheranno la qualificazione contro gli olandesi: un’occasione clamorosa, da non sprecare. Soprattutto visto ciò che attende le altre italiane: ricordiamo che col ranking di quest’anno la Serie A si gioca la chance di qualificare una quinta squadra alla nuova “super” Champions League del prossimo anno.
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