La svolta che non ti aspetti. Dopo l’ennesima esternazione sconcertante del consigliere regionale veneto di Fratelli d’Italia Joe Formaggio, la reprimenda arriva nientemeno che da Giovanni Donzelli, responsabile organizzazione del partito e deputato vicinissimo alla premier Giorgia Meloni. “Nel nostro partito non c’è spazio per il razzismo. Il colore della pelle non indica né la qualità, né la correttezza, il merito o l’amore e il rispetto per l’Italia. Valutare le persone in base al colore della pelle è incompatibile con Fratelli d’Italia”. Una bella lavata di capo per il vicentino amante delle armi, delle uscite sopra le righe e anche dei comportamenti in libertà: la scorsa primavera, infatti, era stato sospeso per alcuni giorni dai lavori del Consiglio regionale a causa di un approccio irriguardoso nei confronti di una collega leghista su un divanetto.

Le frasi razziste – Questa volta l’ex sindaco leghista di Albettone (Vicenza), ha pronunciato una frase inequivocabile durante un talk show dell’emittente Rete veneta: “Voglio vedere la maggioranza dei cittadini veneti di pelle bianca. Posso dirlo o no? E anche la gente la pensa così”. E ancora: “Oggi sono andato in viale Milano a Vicenza, ero l’unico bianco. Non mi piaceva e non piace nemmeno alla maggioranza delle persone. Non possiamo fare diventare l’Italia la seconda Africa, non voglio vedere il Veneto con la maggioranza di cittadini di colore scuro”. Nello studio della trasmissione era presente anche Andrea Zanoni, consigliere regionale del Pd: “Joe Formaggio ha pronunciato delle affermazioni razziste molto pesanti relative a discriminazioni sul colore della pelle. Credo che i suoi compagni di partito, a cominciare dalla premier Giorgia Meloni, dovrebbero condannare pubblicamente queste gravi dichiarazioni di stampo razzista”, ha dichiarato.

La nota di Donzelli – Nel giro di qualche ora la replica di FdI è arrivata con una nota di Donzelli: “Ci battiamo contro l’immigrazione clandestina, per la legalità, per la difesa della nostra cultura e per gli interessi nazionali, ma tutto questo niente ha a che vedere con il colore della pelle e il razzismo. Abbiamo inviato tutti i contenuti della trasmissione a cui ha partecipato il consigliere Formaggio alla commissione di disciplina e garanzia per valutare i conseguenti provvedimenti”. Il partito ha quindi deciso di adottare una linea intransigente, che tenta di marcare la differenza tra linea politica e atteggiamenti razzisti. E per farlo ha dato il via a una procedura disciplinare.

Le “scuse” – Scaricato dal partito, il consigliere meloniano si cosparge il capo di cenere sostenendo – senza molta fantasia – di essere stato frainteso. “Chiedo scusa a tutti quelli che si sono sentiti offesi: il mio era un ragionamento provocatorio che voleva mettere al centro la questione dell’immigrazione clandestina; un ragionamento che, estrapolato dal contesto in cui è stato pronunciato, ha assunto un significato che non era quello che volevo esprimere”, afferma. “Non cerco però giustificazioni: ho sbagliato e mi pento di frasi che non mi appartengono e non rispecchiano il mio pensiero e quello del mio partito. Il razzismo è un’espressione indegna e disumana, da contrastare con ogni mezzo e da condannare senza se e senza ma. Il colore della pelle per me infatti non è e non può essere un fattore di discriminazione”.

Il precedente – Di fronte alla commissione interna di Fratelli d’Italia, peraltro, Formaggio ci era già finito dopo che a marzo era stato accusato di molestie dalla collega consigliera Milena Cecchetto: l’assemblea regionale aveva adottato nei suoi confronti il provvedimento disciplinare più pesante di sempre, una sospensione di cinque giorni dai lavori. L’ex sindaco aveva poi raggiunto un accordo extragiudiziale con Cecchetto, evitando la denuncia in cambio del versamento di una somma di denaro a un’associazione che si occupa di tutela delle donne. A inizio agosto il partito aveva però archiviato il procedimento disciplinare nei suoi confronti, “in quanto la vicenda non ha trovato riscontro e in mancanza di elementi di prova dell’accaduto”. Vedremo come finirà questa volta.

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