“Questa strage era evitabile perché le morti sul lavoro non sono mai delle fatalità”. Lo dice il segretario generale della Cgil Piemonte Giorgio Airaudo al Fattoquotidiano.it dopo la morte dei cinque operai avvenuta questa notte a Brandizzo per un incidente ferroviario. Un errore umano? “Non credo che l’errore umano sia indenne da quelle che sono le politiche aziendali, se uno lavora a risparmio, lesina o chiede di fare di corsa, l’errore umano è indotto. Questa storia dell’errore umano andava bene nel Novecento, nell’epoca della digitalizzazione non va più bene – attacca Airaudo – la magistratura accerterà le responsabilità ma credo che l’errore umano sia un facile pretesto per sfuggire al tema di fondo. C’è una politica di gestione dei mercati e delle imprese di tipo speculativo che punta al minimo costo e al massimo risparmio”. E a pagarne il prezzo sono i lavoratori come è accaduto sedici anni fa con la strage della Thyssen. “In questi sedici anni l’atteggiamento della politica è stato poco serio – ricorda il segretario della Cgil – ci si emoziona, si indigna, si fanno dichiarazioni. Ma come dimostra la Thyssen non si vedono le conseguenze. C’è un senso di impunità per le imprese, soprattutto quelle grandi si sentono al di sopra della legge, dunque le leggi andrebbero aggiornate”.