Cronaca

Incidente ferroviario di Brandizzo, il racconto del testimone: “Un lungo sibilo, poi abbiamo visto un grosso pezzo di treno accanto ai furgoni degli operai”

Michael Zanera, Giuseppe Sorvillo, Saverio Giuseppe Lombardo, Giuseppe Aversa e Kevin Laganà sono stati travolti e uccisi sul colpo da un treno regionale vuoto, in transito sulla linea Torino-Milano per raggiungere il deposito. Stavano per iniziare i lavori di sostituzione di alcuni pezzi di rotaia, a un chilometro dalla stazione di Brandizzo, nel torinese, quando il convoglio è piombato improvvisamente su di loro, ad una velocità di 160 chilometri orari, trascinandoli per decine di metri. Altri due colleghi che erano con loro, tra cui il capo cantiere, sono invece rimasti miracolosamente illesi e ora si trovano ricoverati in ospedale in stato di choc.

Secondo una prima ricostruzione degli inquirenti, riferita dal quotidiano La Stampa, il gruppo di operai della ditta Sogifer di Borgo Vercelli era arrivato in stazione con due furgoni cassonati verso le 23 e stava iniziando l’intervento. L’incidente è avvenuto intorno alla mezzanotte: nei pressi della stazione di Brandizzo c’era un gruppo di ragazzi che ha sentito un lungo sibilo e dei rumori di pietre che colpivano le auto parcheggiate nel posteggio.

“Siamo andati a vedere cos’era accaduto – ha raccontato al quotidiano torinese uno dei testimoni – e abbiamo visto un grosso pezzo di treno accanto ai furgoni. Lo abbiamo spostato e abbiamo trovato dei resti umani“. Qualche centinaio di metri più avanti c’era il treno, che aveva fermato la sua corsa nei pressi di un cavalcavia: dai primi rilievi risulta che il convoglio, vuoto, viaggiasse a oltre 160 chilometri orari, velocità che – come si legge sulla Stampa – viene definita “del tutto ingiustificata” per lo spostamento verso il deposito. Sull’accaduto indaga ora la Procura di Ivrea.