Farsi beffa della pulizia e del colore del mare di Rimini? Il rischio è la querela. Perché gli albergatori di una delle località balneari più note d’Italia hanno deciso di presentare in procura la denuncia per diffamazione aggravata a mezzo di social network “per tutelare l’immagine dell’economia turistica del territorio”. In particolare sono stati presi di mira due post pubblicati quest’estate dopo l’alluvione che ha colpito la Romagna. Il primo, della pagina social ‘Commenti memorabili‘: ‘Quando ti godi il primo bagno dell’estate a Rimini’ con allegata l’immagine di una persona avvolta da liquami stile ‘The Walking Dead“. Il secondo, dell’account ‘Pastorizia never dies‘, ritrae due giovani intenti a fare il bagno tra plastica e spazzatura con la didascalia: ‘Ma lascia stare la Sardegna e la Sicilia. Quest’anno ce ne andiamo a Rimini, vedrai che non c’è poi questa differenza”. “Questi messaggi, solo apparentemente satirici e goliardici, posti in relazione all’alluvione del maggio 2023, dalla fantasia dei lettori e dei follower – si legge nell’atto – creano un gravissimo danno d’immagine della Riviera, al suo mare, all’economia turistica delle città e quindi agli operatori turistici”. E la presidente di Federalberghi Rimini Patrizia Rinaldis aggiunge: “La libertà è un diritto, ma per garantirla, va colpito chi la utilizza in maniera impropria. Con questa azione mi piacerebbe sensibilizzare il governo a una maggior controllo su coloro che utilizzano i social come dileggio offendendo persone e diffamando territori”.
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