Cinema

“Tre predatori sessuali invitati al Festival di Venezia”: scoppia la polemica per la presenza di Roman Polanski, Woody Allen e Luc Besson

Qui si tratta di andare a recuperare il casellario giudiziale per avere un’idea chiara del soufflé montato da THR e Le Monde

di Davide Turrini

E ti pareva. The Hollywood Reporter e Le Monde attaccano il Festival di Venezia. Motivo? Aver invitato tre “problematic men” a presentare i loro film nell’edizione 2023. E chi sono questi signori? Roman Polanski, Woody Allen e Luc Besson. Al di là del fatto che Polanski c’era già stato nel 2019 (non in presenza, ovvio), rischiando perfino di vincere il Leone d’Oro con un capolavoro come L’ufficiale e la spia (poi Gran Premio della Giuria), è la concomitanza di tre nomi finiti nel tritacarne del #MeToo a far alzare il sopracciglio alle prestigiose testate. Non basta quindi che Alberto Barbera abbia spiegato, forse per la ventunesima volta, che “va distinto l’uomo dall’artista” (se lo deve ricordare la presidente di giuria di Venezia 2019, Lucrecia Martel).

Qui si tratta di andare a recuperare il casellario giudiziale per avere un’idea chiara del soufflé montato da THR e Le Monde.Besson ha beneficiato di un non luogo a procedere. Allen è stato assolto due volte negli anni Novanta”, ha spiegato Barbera. Mentre Polanski è l’unico condannato dei tre per una vicenda che risale al 1977. La causa giudiziaria per “rapporti sessuali illegali con una minorenne” si concluse immediatamente con il patteggiamento di cinque su sei accuse, ma a quell’accordo tra le parti si misero in mezzo sia il giudice che la fuga di Polanski dagli Stati Uniti. Di nuovo nell’88 la vittima, Samantha Geimer fece di nuovo causa al regista che nuovamente patteggiò e concluse il pagamento dei risarcimenti nel 1997. Nel 2008 Geimer ha dichiarato pubblicamente che non ha più senso perseguitare Polanski per quei fatti. Insomma, con buona pace di THR e Le Monde ora la parola passa ai film: quello di Besson è bello, quello di Allen sappiamo già che è l’ennesima copia di Crimini e misfatti, quello di Polanski sarà come sempre qualcosa di originale.

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