Dopo giorni di rumor e corteggiamenti da parte della politica il generale Roberto Vannacci – l’alto ufficiale dell’Esercito che in un libro auto-pubblicato ha espresso un’incredibile sequela di affermazioni retrograde – ha fatto richiesta di rapporto al ministro della Difesa Guido Crosetto. L’ufficiale chiede di essere ascoltato per “motivi personali”, una scelta che evita di dover passare per i permessi della scala gerarchica e di poter essere quindi sentiti direttamente dal ministro. Dopo le polemiche Vannacci aveva perso il ruolo di comandante dell’Istituto geografico militare di Firenze. Subito dopo che era emerso il caso del libro Crosetto aveva definito “farneticazioni” le idee contenute nel libro e annunciato un’indagine interna nei suoi confronti. Quindi il generale era stato rimosso dal suo ruolo con un provvedimento “di natura amministrativa” assunto “per tutelare sia l’Esercito sia il generale Vannacci, sovraesposto mediaticamente dalla vicenda legata al suo libro”.

Il ministro ha fatto sapere che “Vannacci ha chiesto di fare rapporto. Lo riceverò, dirò a lui cosa penso di questa vicenda. “Se è un vero militare ha capito che l’unico che ha agito da militare è il ministro”. Precedentemente Crosetto aveva detto: “Non parlo dei dipendenti della Difesa. Ne ho tantissimi” ha detto il ministro a margine di un incontro inserito nel cartellone di DigithOn, la maratona digitale in corso a Bisceglie, nel nord Barese, rispondendo ai giornalisti che gli chiedevano un commento su un possibile interesse della Lega per il generale Vannacci che – secondo alcune indiscrezioni – potrebbe essere candidato alle europee dal partito di Salvini. l generale Vannacci “ha chiesto di essere ricevuto, lo riceverò, dirò a lui che cosa penso di questa vicenda”.

Vannacci è stato rimosso dal suo incarico, ma contemporaneamente alle scelte di Crosetto sono iniziati i corteggiamenti di alcuni partiti. Il vicepremier Matteo Salvini per esempio, ha telefonato a Vannacci, difendendolo in diretta social e affermando di voler comprare il suo libro. Il generale non ha mai fatto indietro rispetto alle sue convinzioni anzi le ha ribadite: “Probabilmente le parole che ho espresso sono state leggermente travisate. Io faccio riferimento al sentimento dell’odio. Odiare lo stupratore di bambini secondo me è una cosa normalissima. Ciò non vuol dire condannarlo al linciaggio, ma provare naturale disprezzo per chi compie delle nefandezze. Passare all’azione è cosa diversa. Le leggi imbrigliano le azioni non le idee. Rivendico anche la possibilità di un sentimento all’opposto dell’amore” aveva detto intervenendo alla trasmissione Zona Bianca, su Rete4.

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