Il clima è una faccenda complicata, ma c’è chi pretende di demolirla in un paio di paginette
Ci ricorderemo dell’estate del 2023 per alcuni record di temperatura impressionanti. Vedremo poi come si piazzerà quest’anno nella classifica degli anni più caldi, ma sicuramente parecchio in alto. Nel frattempo, tuttavia, c’è chi si ingegna a contestare i dati e la loro interpretazione. Fra questi, Franco Battaglia è uno dei più attivi con le sue elucubrazioni presentate in una forma che può ingannare chi non è tanto familiare con la scienza del clima. Quindi, proviamo a dare uno sguardo al suo ultimo sforzo pubblicato sulla Verità del 19 agosto.
La tesi di Battaglia è una versione dell’argomentazione che vuole che il biossido di carbonio (CO2, anche detto “anidride carbonica”) sia troppo poco concentrato nell’atmosfera per avere gli effetti riscaldanti che gli sono attribuiti. Battaglia ci ragiona sopra sulle basi di alcune considerazioni sull’assorbimento della radiazione infrarossa, arrivando alla conclusione che abbiamo già raggiunto il limite massimo dell’effetto riscaldante e che quindi non dobbiamo preoccuparci se aumenta ulteriormente. Non solo, ma dovremmo smettere di cercare di ridurre le emissioni perché se la concentrazione di CO2 scendesse oltre certi limiti, la vita sulla terra sparirebbe.
Prima di entrare nei dettagli, vi invito a considerare che di riscaldamento globale si parla da oltre un secolo (per l’esattezza, dal 1896, quando il chimico svedese Arrhenius lo notò per primo). Da allora ne sono stati fatti di studi sul clima. Possibile che le migliaia (forse decine di migliaia) di scienziati coinvolti abbiano dovuto aspettare il 2023 per accorgersi che avevano sbagliato tutto? E che se ne siano accorti solo quando una persona non esperta di clima (come Battaglia stesso ammette di essere) glielo fa notare sulla base di qualche conto fatto a spanne? Non vi sembra più probabile che siano le considerazioni di Battaglia a essere tutte sbagliate?
Entrando nel merito, la faccenda delle bande di assorbimento del CO2 non è così semplice come la racconta Battaglia. Diciamo che è vero che l’effetto riscaldante diminuisce con la concentrazione del CO2, ma non si stabilizza mai (potete vedere qui i dettagli). E’ vero anche che per valori molto bassi della concentrazione di CO2 non ci potrebbe essere vita sulla Terra. Ma questo non è mai successo negli ultimi tre miliardi di anni almeno e non è certo una cosa di cui ci dovremmo preoccupare adesso. Piuttosto, l’errore fondamentale di Battaglia è che trascura tutti gli effetti indiretti del CO2. Ragiona come se esaminasse un fiammifero acceso dicendo, “che danno potrebbe mai fare una fiammella così piccola?” Nessuno, ovviamente, eccetto dar fuoco alla casa.
Il clima è uno di quei sistemi che reagiscono alle perturbazioni smorzandole o amplificandole. La perturbazione creata dal CO2 non solo scalda l’atmosfera, ma genera altri fattori riscaldanti che ne amplificano l’effetto. Con la temperatura aumenta l’umidità atmosferica e l’acqua è un gas serra più potente del CO2. Poi, con la temperatura, i ghiacci si fondono e la superficie terrestre diventa meno riflettente (si dice che “l’albedo diminuisce”), e anche questo fa aumentare ulteriormente la temperatura. Non finisce qui, ci sono altri effetti, ma avete capito il concetto: le temperature terrestri possono aumentare ben oltre i valori che il CO2 potrebbe generare da solo. E’ un punto che Battaglia si guarda bene dal considerare.
Il bello dell’articolo di Battaglia è che lui stesso contraddice la sua tesi. In una figura, fa vedere come circa 100 milioni di anni fa la concentrazione di CO2 era almeno tre o quattro volte più grande di quella attuale. Eppure, dice Battaglia, i primati esistevano già, e allora quale sarebbe il problema? Beh, il problema è che se andate a vedere i dati delle temperature di quei tempi trovate che erano anche 10-15 gradi centigradi più alte di oggi (!!). I primati di quell’epoca erano sicuramente adattati a questi valori ma, per noi, arrivarci sarebbe un tantino traumatico, per non dire altro.
Vedete quindi come la scienza del clima è una faccenda complicata che si presta male alle entrate a gamba tesa di quelli che pretendono di demolire cento anni di ricerca in un paio di paginette. Non si presta nemmeno a quel tipo di semplificazione radicale che molti hanno fatto sulla base dell’idea che la scienza è un imbroglio per definizione. La scienza è tuttora la nostra interfaccia con il mondo fisico e ne abbiamo disperatamente bisogno in questo momento difficile. Più di tutto, abbiamo bisogno di fiducia, non tanto in un’entità astratta chiamata “scienza”, ma nelle persone che la rappresentano, molte delle quali ultimamente sembrano aver fatto del loro meglio per non meritarsela. Siamo ancora in tempo a recuperare la fiducia nella scienza? Su questo punto, si gioca il futuro dell’intera umanità.
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico
La Redazione
Roma, 13 feb. (Adnkronos) - "Finalmente, dopo mesi di inspiegabili e indifendibili contrapposizioni, i giudici della Consulta sono stati nominati. Sono tutti nomi di alto livello e a ciascuno di loro vanno le nostre congratulazioni. È un bene che alla fine maggioranza e opposizione abbiano trovato un accordo ragionevole per evitare la paralisi di un'istituzione fondamentale, ma ora è tempo di mettersi rapidamente al lavoro perchè vanno affrontati e sciolti nodi importanti che riguardano non soltanto il funzionamento dello Stato ma soprattutto la vita di milioni di italiani". Lo dice Carlo Calenda sul voto dei giudici della Consulta.
Milano, 13 feb. (Adnkronos) - "Oggi è una giornata importantissima per noi perché riusciamo a portare in Italia un treno che è al top della tecnologia. Il treno già di suo è un mezzo green. In questo caso riusciamo a sostituire i treni diesel con i treni ad idrogeno e che quindi non hanno emissioni di Co2". Queste le parole di Marco Biffoni, responsabile commerciale e business development di Alstom Italia, l’azienda che ha realizzato il treno a idrogeno arrivato lo scorso 23 gennaio nel nuovo impianto di manutenzione e di rifornimento di idrogeno di Rovato.
Il convoglio, che fa parte dei 14 acquistati da Fnm nel progetto H2iseO grazie ai finanziamenti di Regione Lombardia, anche tramite risorse Pnrr, è giunto nel bresciano dal circuito di prova di Salzgitter (Germania) del costruttore Alstom. Biffoni poi spiega: "E' un treno che garantisce una capacità di trasporto importante in termini di passeggeri. E' estremamente innovativo perché è il primo treno in Italia che utilizza la tecnologia dell'idrogeno per produrre energia elettrica e quindi può sostituire quelli che sono i treni diesel. E' un gioiello di tecnologia e ha un'accoglienza per i passeggeri assolutamente importante".
Il treno a idrogeno è ora atteso da altre importanti tappe: "Ha già fatto una serie di test -conclude Biffoni- che gli hanno consentito tutta quella che è la messa a punto di un treno nuovo in termini di tecnologia. Ora sta facendo test di refueling dell'idrogeno dopodiché inizierà i test sul territorio sulla tratta Brescia-Iseo-Edolo per finire la messa a punto e poi procedere verso quella che sarà l'entrata del servizio commerciale".
Roma, 13 feb. (Adnkronos) - "La notizia dei licenziamenti di massa operati dalla cooperativa incaricata della gestione dei centri di Shengjin e Gjader conferma la debolezza e l'inadeguatezza di un progetto che fin dall'inizio ha mostrato evidenti criticità". Così la capogruppo del Partito Democratico nella Commissione Affari Costituzionali della Camera, Simona Bonafè, commenta la decisione della cooperativa Medihospes di interrompere i contratti della maggior parte dei dipendenti assunti per la gestione delle strutture in Albania.
"Il cosiddetto 'Progetto Albania', voluto dalla premier Giorgia Meloni per la gestione dei migranti, si sta rivelando un'iniziativa fallimentare e dannosa per le casse dello Stato. Si tratta di uno spreco di denaro pubblico che supera il miliardo di euro, risorse che potevano essere investite in servizi essenziali per i cittadini italiani, come sanità, istruzione e welfare".
“Il governo prenda atto del fallimento del progetto e non insista con ulteriori strappi istituzionali e interventi legislativi che rappresenterebbero solo un accanimento nel tentativo di mantenere in vita un'iniziativa ormai compromessa”.
Roma, 13 feb. (Adnkronos) - “Il rispetto della Costituzione da sempre ha guidato e guida i nostro comportamenti parlamentari. E anche oggi il rispetto della Carta ci ha guidato nel voto dei quattro giudici della Corte. A loro vada il nostro augurio di buon lavoro: si tratta di alti profili che siamo certi avranno la Carta come stella polare del loro agire". Così il presidente dei senatori del Pd Francesco Boccia.
"Come Pd avevamo sempre auspicato il rispetto del compromesso costituzionale previsto dalla Carta che chiede espressamente un confronto tra maggioranza e opposizione e il rispetto reciproco. E’ positivo che in questo senso abbiano lavorato Elly Schlein e Giorgia Meloni. Su queste basi hanno sempre lavorato il Pd e i suoi gruppi parlamentari. Siamo riusciti a tenere unite le opposizioni e insieme abbiamo costruito un dialogo positivo con la maggioranza. Ora la Corte torna nella pienezza della sua composizione e dovrà affrontare delicati dossier che riguardano complesse vicende sociali e istituzionali. Oggi, nonostante il confronto politico verta su questioni che riguardano temi molto delicati, dalla separazione dei poteri ai rapporti tra apparati dello Stato, siamo riusciti tutti a rispettare il dettato costituzionale".
"Resta un rammarico: ci saremmo augurati che anche sulle grandi questioni che hanno caratterizzato questa metà legislatura la destra avesse utilizzato questo rispetto per la Costituzione: avremmo evitato scontri duri come quelli in corso su premierato, autonomia e giustizia. Per quello che ci riguarda, nel Paese e in Parlamento, noi continueremo a farlo”.
Roma, 13 feb. (Adnkronos) - Accompagnare le imprese nel percorso verso la sostenibilità aziendale articolata nelle tre dimensioni Esg, ambientale, sociale e di governance, per aumentare la competitività, mettendo al centro il capitale umano. Questo l’obiettivo del progetto di Federimprese Europa, in partnership con Confederazione Nazionale Esercenti (Cne), che insieme hanno creato un dipartimento ad hoc, un registro/albo per ‘Sustainability Manager’ (Smc) e un Comitato Tecnico Scientifico che valuti l'impatto di ogni idea-progetto.
Compito del Sustainability Manager l’elaborazione di un assessment dell’impresa che fotografi lo stato attuale dell’azienda rispetto all’obiettivo di sostenibilità con un’analisi approfondita dell’impatto ambientale di ogni singola attività aziendale e di tutte le attrezzature e le risorse presenti all’interno dell’organizzazione.
Una volta raccolti tutti i dati, l’Smc sottopone il report al Comitato Tecnico che lo analizza, stabilisce la distanza da percorrere e tutti i passi necessari al raggiungimento del traguardo della sostenibilità in impresa con un progetto di durata triennale che prevede tutti gli interventi che l’azienda eseguirà in ambito Esg sostenuti da una pianificazione personalizzata di accesso alle più importanti risorse di finanza agevolata. Inoltre, verrà svolto un percorso di monitoraggio durante tutta la fase di attuazione del progetto di sostenibilità aziendale verificandone gli sviluppi.
Roma, 13 feb. (Adnkronos) - Accompagnare le imprese nel percorso verso la sostenibilità aziendale articolata nelle tre dimensioni Esg, ambientale, sociale e di governance, per aumentare la competitività, mettendo al centro il capitale umano. Questo l’obiettivo del progetto di Federimprese Europa, in partnership con Confederazione Nazionale Esercenti (Cne), che insieme hanno creato un dipartimento ad hoc, un registro/albo per ‘Sustainability Manager’ (Smc) e un Comitato Tecnico Scientifico che valuti l'impatto di ogni idea-progetto.
Compito del Sustainability Manager l’elaborazione di un assessment dell’impresa che fotografi lo stato attuale dell’azienda rispetto all’obiettivo di sostenibilità con un’analisi approfondita dell’impatto ambientale di ogni singola attività aziendale e di tutte le attrezzature e le risorse presenti all’interno dell’organizzazione.
Una volta raccolti tutti i dati, l’Smc sottopone il report al Comitato Tecnico che lo analizza, stabilisce la distanza da percorrere e tutti i passi necessari al raggiungimento del traguardo della sostenibilità in impresa con un progetto di durata triennale che prevede tutti gli interventi che l’azienda eseguirà in ambito Esg sostenuti da una pianificazione personalizzata di accesso alle più importanti risorse di finanza agevolata. Inoltre, verrà svolto un percorso di monitoraggio durante tutta la fase di attuazione del progetto di sostenibilità aziendale verificandone gli sviluppi.
Roma, 13 feb. (Adnkronos) - "Il licenziamento dei lavoratori dei centri in Albania è l’atto finale di una farsa che è durata anche troppo. Il governo riconosce, di fatto, che li considera dei gusci vuoti". Lo scrive su X Davide Faraone, capogruppo di Italia Viva alla Camera.
"E se Piantedosi smentisce l'ipotesi di una chiusura è solo perché non sanno come uscirne. Lo vogliamo rassicurare: la faccia l’hanno già persa. Ammettano che hanno sbagliato e si scusino per il miliardo dei cittadini italiani buttati nel più costoso e disastroso spot della storia politica italiana", conclude.
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Ugo Bardi
Prof.
Ambiente & Veleni - 2 Settembre 2023
Il clima è una faccenda complicata, ma c’è chi pretende di demolirla in un paio di paginette
Ci ricorderemo dell’estate del 2023 per alcuni record di temperatura impressionanti. Vedremo poi come si piazzerà quest’anno nella classifica degli anni più caldi, ma sicuramente parecchio in alto. Nel frattempo, tuttavia, c’è chi si ingegna a contestare i dati e la loro interpretazione. Fra questi, Franco Battaglia è uno dei più attivi con le sue elucubrazioni presentate in una forma che può ingannare chi non è tanto familiare con la scienza del clima. Quindi, proviamo a dare uno sguardo al suo ultimo sforzo pubblicato sulla Verità del 19 agosto.
La tesi di Battaglia è una versione dell’argomentazione che vuole che il biossido di carbonio (CO2, anche detto “anidride carbonica”) sia troppo poco concentrato nell’atmosfera per avere gli effetti riscaldanti che gli sono attribuiti. Battaglia ci ragiona sopra sulle basi di alcune considerazioni sull’assorbimento della radiazione infrarossa, arrivando alla conclusione che abbiamo già raggiunto il limite massimo dell’effetto riscaldante e che quindi non dobbiamo preoccuparci se aumenta ulteriormente. Non solo, ma dovremmo smettere di cercare di ridurre le emissioni perché se la concentrazione di CO2 scendesse oltre certi limiti, la vita sulla terra sparirebbe.
Prima di entrare nei dettagli, vi invito a considerare che di riscaldamento globale si parla da oltre un secolo (per l’esattezza, dal 1896, quando il chimico svedese Arrhenius lo notò per primo). Da allora ne sono stati fatti di studi sul clima. Possibile che le migliaia (forse decine di migliaia) di scienziati coinvolti abbiano dovuto aspettare il 2023 per accorgersi che avevano sbagliato tutto? E che se ne siano accorti solo quando una persona non esperta di clima (come Battaglia stesso ammette di essere) glielo fa notare sulla base di qualche conto fatto a spanne? Non vi sembra più probabile che siano le considerazioni di Battaglia a essere tutte sbagliate?
Entrando nel merito, la faccenda delle bande di assorbimento del CO2 non è così semplice come la racconta Battaglia. Diciamo che è vero che l’effetto riscaldante diminuisce con la concentrazione del CO2, ma non si stabilizza mai (potete vedere qui i dettagli). E’ vero anche che per valori molto bassi della concentrazione di CO2 non ci potrebbe essere vita sulla Terra. Ma questo non è mai successo negli ultimi tre miliardi di anni almeno e non è certo una cosa di cui ci dovremmo preoccupare adesso. Piuttosto, l’errore fondamentale di Battaglia è che trascura tutti gli effetti indiretti del CO2. Ragiona come se esaminasse un fiammifero acceso dicendo, “che danno potrebbe mai fare una fiammella così piccola?” Nessuno, ovviamente, eccetto dar fuoco alla casa.
Il clima è uno di quei sistemi che reagiscono alle perturbazioni smorzandole o amplificandole. La perturbazione creata dal CO2 non solo scalda l’atmosfera, ma genera altri fattori riscaldanti che ne amplificano l’effetto. Con la temperatura aumenta l’umidità atmosferica e l’acqua è un gas serra più potente del CO2. Poi, con la temperatura, i ghiacci si fondono e la superficie terrestre diventa meno riflettente (si dice che “l’albedo diminuisce”), e anche questo fa aumentare ulteriormente la temperatura. Non finisce qui, ci sono altri effetti, ma avete capito il concetto: le temperature terrestri possono aumentare ben oltre i valori che il CO2 potrebbe generare da solo. E’ un punto che Battaglia si guarda bene dal considerare.
Il bello dell’articolo di Battaglia è che lui stesso contraddice la sua tesi. In una figura, fa vedere come circa 100 milioni di anni fa la concentrazione di CO2 era almeno tre o quattro volte più grande di quella attuale. Eppure, dice Battaglia, i primati esistevano già, e allora quale sarebbe il problema? Beh, il problema è che se andate a vedere i dati delle temperature di quei tempi trovate che erano anche 10-15 gradi centigradi più alte di oggi (!!). I primati di quell’epoca erano sicuramente adattati a questi valori ma, per noi, arrivarci sarebbe un tantino traumatico, per non dire altro.
Vedete quindi come la scienza del clima è una faccenda complicata che si presta male alle entrate a gamba tesa di quelli che pretendono di demolire cento anni di ricerca in un paio di paginette. Non si presta nemmeno a quel tipo di semplificazione radicale che molti hanno fatto sulla base dell’idea che la scienza è un imbroglio per definizione. La scienza è tuttora la nostra interfaccia con il mondo fisico e ne abbiamo disperatamente bisogno in questo momento difficile. Più di tutto, abbiamo bisogno di fiducia, non tanto in un’entità astratta chiamata “scienza”, ma nelle persone che la rappresentano, molte delle quali ultimamente sembrano aver fatto del loro meglio per non meritarsela. Siamo ancora in tempo a recuperare la fiducia nella scienza? Su questo punto, si gioca il futuro dell’intera umanità.
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Roma, 13 feb. (Adnkronos) - "Finalmente, dopo mesi di inspiegabili e indifendibili contrapposizioni, i giudici della Consulta sono stati nominati. Sono tutti nomi di alto livello e a ciascuno di loro vanno le nostre congratulazioni. È un bene che alla fine maggioranza e opposizione abbiano trovato un accordo ragionevole per evitare la paralisi di un'istituzione fondamentale, ma ora è tempo di mettersi rapidamente al lavoro perchè vanno affrontati e sciolti nodi importanti che riguardano non soltanto il funzionamento dello Stato ma soprattutto la vita di milioni di italiani". Lo dice Carlo Calenda sul voto dei giudici della Consulta.
Milano, 13 feb. (Adnkronos) - "Oggi è una giornata importantissima per noi perché riusciamo a portare in Italia un treno che è al top della tecnologia. Il treno già di suo è un mezzo green. In questo caso riusciamo a sostituire i treni diesel con i treni ad idrogeno e che quindi non hanno emissioni di Co2". Queste le parole di Marco Biffoni, responsabile commerciale e business development di Alstom Italia, l’azienda che ha realizzato il treno a idrogeno arrivato lo scorso 23 gennaio nel nuovo impianto di manutenzione e di rifornimento di idrogeno di Rovato.
Il convoglio, che fa parte dei 14 acquistati da Fnm nel progetto H2iseO grazie ai finanziamenti di Regione Lombardia, anche tramite risorse Pnrr, è giunto nel bresciano dal circuito di prova di Salzgitter (Germania) del costruttore Alstom. Biffoni poi spiega: "E' un treno che garantisce una capacità di trasporto importante in termini di passeggeri. E' estremamente innovativo perché è il primo treno in Italia che utilizza la tecnologia dell'idrogeno per produrre energia elettrica e quindi può sostituire quelli che sono i treni diesel. E' un gioiello di tecnologia e ha un'accoglienza per i passeggeri assolutamente importante".
Il treno a idrogeno è ora atteso da altre importanti tappe: "Ha già fatto una serie di test -conclude Biffoni- che gli hanno consentito tutta quella che è la messa a punto di un treno nuovo in termini di tecnologia. Ora sta facendo test di refueling dell'idrogeno dopodiché inizierà i test sul territorio sulla tratta Brescia-Iseo-Edolo per finire la messa a punto e poi procedere verso quella che sarà l'entrata del servizio commerciale".
Roma, 13 feb. (Adnkronos) - "La notizia dei licenziamenti di massa operati dalla cooperativa incaricata della gestione dei centri di Shengjin e Gjader conferma la debolezza e l'inadeguatezza di un progetto che fin dall'inizio ha mostrato evidenti criticità". Così la capogruppo del Partito Democratico nella Commissione Affari Costituzionali della Camera, Simona Bonafè, commenta la decisione della cooperativa Medihospes di interrompere i contratti della maggior parte dei dipendenti assunti per la gestione delle strutture in Albania.
"Il cosiddetto 'Progetto Albania', voluto dalla premier Giorgia Meloni per la gestione dei migranti, si sta rivelando un'iniziativa fallimentare e dannosa per le casse dello Stato. Si tratta di uno spreco di denaro pubblico che supera il miliardo di euro, risorse che potevano essere investite in servizi essenziali per i cittadini italiani, come sanità, istruzione e welfare".
“Il governo prenda atto del fallimento del progetto e non insista con ulteriori strappi istituzionali e interventi legislativi che rappresenterebbero solo un accanimento nel tentativo di mantenere in vita un'iniziativa ormai compromessa”.
Roma, 13 feb. (Adnkronos) - “Il rispetto della Costituzione da sempre ha guidato e guida i nostro comportamenti parlamentari. E anche oggi il rispetto della Carta ci ha guidato nel voto dei quattro giudici della Corte. A loro vada il nostro augurio di buon lavoro: si tratta di alti profili che siamo certi avranno la Carta come stella polare del loro agire". Così il presidente dei senatori del Pd Francesco Boccia.
"Come Pd avevamo sempre auspicato il rispetto del compromesso costituzionale previsto dalla Carta che chiede espressamente un confronto tra maggioranza e opposizione e il rispetto reciproco. E’ positivo che in questo senso abbiano lavorato Elly Schlein e Giorgia Meloni. Su queste basi hanno sempre lavorato il Pd e i suoi gruppi parlamentari. Siamo riusciti a tenere unite le opposizioni e insieme abbiamo costruito un dialogo positivo con la maggioranza. Ora la Corte torna nella pienezza della sua composizione e dovrà affrontare delicati dossier che riguardano complesse vicende sociali e istituzionali. Oggi, nonostante il confronto politico verta su questioni che riguardano temi molto delicati, dalla separazione dei poteri ai rapporti tra apparati dello Stato, siamo riusciti tutti a rispettare il dettato costituzionale".
"Resta un rammarico: ci saremmo augurati che anche sulle grandi questioni che hanno caratterizzato questa metà legislatura la destra avesse utilizzato questo rispetto per la Costituzione: avremmo evitato scontri duri come quelli in corso su premierato, autonomia e giustizia. Per quello che ci riguarda, nel Paese e in Parlamento, noi continueremo a farlo”.
Roma, 13 feb. (Adnkronos) - Accompagnare le imprese nel percorso verso la sostenibilità aziendale articolata nelle tre dimensioni Esg, ambientale, sociale e di governance, per aumentare la competitività, mettendo al centro il capitale umano. Questo l’obiettivo del progetto di Federimprese Europa, in partnership con Confederazione Nazionale Esercenti (Cne), che insieme hanno creato un dipartimento ad hoc, un registro/albo per ‘Sustainability Manager’ (Smc) e un Comitato Tecnico Scientifico che valuti l'impatto di ogni idea-progetto.
Compito del Sustainability Manager l’elaborazione di un assessment dell’impresa che fotografi lo stato attuale dell’azienda rispetto all’obiettivo di sostenibilità con un’analisi approfondita dell’impatto ambientale di ogni singola attività aziendale e di tutte le attrezzature e le risorse presenti all’interno dell’organizzazione.
Una volta raccolti tutti i dati, l’Smc sottopone il report al Comitato Tecnico che lo analizza, stabilisce la distanza da percorrere e tutti i passi necessari al raggiungimento del traguardo della sostenibilità in impresa con un progetto di durata triennale che prevede tutti gli interventi che l’azienda eseguirà in ambito Esg sostenuti da una pianificazione personalizzata di accesso alle più importanti risorse di finanza agevolata. Inoltre, verrà svolto un percorso di monitoraggio durante tutta la fase di attuazione del progetto di sostenibilità aziendale verificandone gli sviluppi.
Roma, 13 feb. (Adnkronos) - Accompagnare le imprese nel percorso verso la sostenibilità aziendale articolata nelle tre dimensioni Esg, ambientale, sociale e di governance, per aumentare la competitività, mettendo al centro il capitale umano. Questo l’obiettivo del progetto di Federimprese Europa, in partnership con Confederazione Nazionale Esercenti (Cne), che insieme hanno creato un dipartimento ad hoc, un registro/albo per ‘Sustainability Manager’ (Smc) e un Comitato Tecnico Scientifico che valuti l'impatto di ogni idea-progetto.
Compito del Sustainability Manager l’elaborazione di un assessment dell’impresa che fotografi lo stato attuale dell’azienda rispetto all’obiettivo di sostenibilità con un’analisi approfondita dell’impatto ambientale di ogni singola attività aziendale e di tutte le attrezzature e le risorse presenti all’interno dell’organizzazione.
Una volta raccolti tutti i dati, l’Smc sottopone il report al Comitato Tecnico che lo analizza, stabilisce la distanza da percorrere e tutti i passi necessari al raggiungimento del traguardo della sostenibilità in impresa con un progetto di durata triennale che prevede tutti gli interventi che l’azienda eseguirà in ambito Esg sostenuti da una pianificazione personalizzata di accesso alle più importanti risorse di finanza agevolata. Inoltre, verrà svolto un percorso di monitoraggio durante tutta la fase di attuazione del progetto di sostenibilità aziendale verificandone gli sviluppi.
Roma, 13 feb. (Adnkronos) - "Il licenziamento dei lavoratori dei centri in Albania è l’atto finale di una farsa che è durata anche troppo. Il governo riconosce, di fatto, che li considera dei gusci vuoti". Lo scrive su X Davide Faraone, capogruppo di Italia Viva alla Camera.
"E se Piantedosi smentisce l'ipotesi di una chiusura è solo perché non sanno come uscirne. Lo vogliamo rassicurare: la faccia l’hanno già persa. Ammettano che hanno sbagliato e si scusino per il miliardo dei cittadini italiani buttati nel più costoso e disastroso spot della storia politica italiana", conclude.