Quello dei salari “è un problema che non si può più non affrontare. La produttività è legata per grandissima parte alla dimensione aziendale, difficilissima da cambiare con una legge. Però che oggi ci siano 3,5 milioni di lavoratori che lavorano sotto la soglia di sussistenza è una cosa di cui dobbiamo farci carico tutti, in primo luogo le imprese“. Così Carlo Calenda, leader di Azione, parlando al Forum Ambrosetti di Cernobbio. “È inutile che continuiamo a dire che c’è una scarsità di ingegneri, se un ingegnere neolaureato viene pagato 1.200 euro al mese. Fa ridere, non può funzionare – ha aggiunto – Un Paese che paga un saldatore 2.500 euro e un ingegnere 1.200 euro e poi si domanda perché va in Germania, è un Paese che ha qualche problema su come considera le risorse umane”.