Fenomenologia di Max Pezzali. Bisognerebbe studiare all’Università il fenomeno degli 883 e di Max Pezzali. Una fiamma nel mondo della musica, nata trent’anni fa e che non si è mai spenta. La dimostrazione sono i 520mila biglietti venduti in un anno di live (considerando i due concerti allo stadio San Siro di Milano e trenta date sold out nei palazzetti) e i 56mila (tra questi anche Ilary Blasi con la figlia Chanel, Francesca Fagnani, Andrea Delogu, Alvin e Michela Giraud) accorsi al Circo Massimo di Roma per festeggiare la conclusione di un percorso senza precedenti. Usa spesso la parola “percorso” Max Pezzali nell’incontro nel backstage, poco prima del concerto, e non a caso. Perché il percorso continuerà anche dopo questi numeri nel 2024, non si sa ancora se con una partecipazione al prossimo Festival di Sanremo, con un album di inediti, ma sicuramente ci sarà un nuovo tour. Per ora, comprensibilmente, le bocche sono cucite. C’era attesa al Circo Massimo, soprattutto dopo le polemiche roventi del live di Travis Scott, lo scorso agosto, che ha creato una frattura tra la direttrice del Parco Archeologico, Alfonsina Russo, e l’amministrazione capitolina per i decibel eccessivi e la tenuta del sito storico. “È stata una polemica sterile – ha tagliato corto Clemente Zard, managing director di Vivo Concerti -, tutta politica. Noi siamo sereni sul nostro show e non cambieremo nulla. Sul futuro del Circo Massimo, come location per i concerti, secondo me, non cambierà nulla il prossimo anno”.
E si torna alla musica di Max che prima del concerto ci ha messo “due notti” per rendersi conto di quello che sarebbe accaduto da lì a poche ore. Per vivere la sua notte più bella l’artista ha chiamato alcuni artisti e amici che, in qualche modo, hanno intrecciato il suo destino musicale. Con Riccardo Zanotti dei Pinguini Tattici Nucleari ha mangiato la pizza, quando la band era agli esordi. “Riccardo è molto bravo e ci accomuna la provenienza da un ambiente di provincia. – ha spiegato Max – Raccontiamo in maniera descrittiva e meno aulica la vita, in modo da metterci in contatto con chi ci ascolta e con le persone con le quali siamo cresciute. Insomma veniamo da posti in cui le canzoni deve spiegarle, bene se no non le capiscono (ride, ndr)”. Poi sono saliti sul palco Colapesce e Dimartino (“due artisti straordinari, dotati di ironia e leggerezza profonda”), Lazza “lo conosco da quando era un bimbo, me lo ricordo ad un mio concerto all’Idroscalo Milano e lui era sotto il palco a cantare con me, oggi siamo sullo stesso palco”, infatti durante il concerto viene mostrato una foto tenerissima di Pezzali con un piccolissimo Lazza. Non potevano mancare gli Articolo 31, Gazzelle, Dargen D’Amico e naturalmente Paola e Chiara che hanno mosso i primi passi nella musica proprio al fianco di Pezzali, come coriste. Sempre a proposito di amici, ad aprire lo show il set Deejay Time con Albertino, Fargetta, Molella e Prezioso.
Ma perché Pezzali è così amato dai ventenni come dai quarantenni e cinquantenni? “Mi sembra incredibile essere qui, per la cornice e per quello che rappresenta tutto ciò – ha cercato di spiegare Max -. Non so cosa ho in più rispetto agli artisti pop della mia generazione, a parte i kg in più (ride, ndr), ma credo alla fine si sia trattato della tempesta perfetta. Le canzoni di quel periodo hanno rappresentano un momento collettivo. Ho colto tratti che mettevano in comunicazione le persone tra di loro, certamente in un momento preciso e limitato nel tempo, ma che è diventato universale anche per chi è arrivato dopo”.
Lo show sul palco è mastodontico, c’è lo zampino del designer Sergio Pappalettera: una Ford Torino del 1976 di “Starsky e Hutch”, le passioni di Pezzali la Harley-Davidson Pan America 1250 Special, la prima Adventure Touring Harley-Davidson e la Softail Breakout, le pompe di benzina Anni 50, schermi giganti a riprodurre televisori Anni 90, un vintage van che teletrasporta gli ospiti dell’evento nel mondo di Max, naturalmente un tendone rosso da circo, il riferimento al videogame Anni 80 PacMan e un garage a grandezza naturale rivela al suo interno una sala giochi arcade Anni 90, che ospita l’esibizione degli Articolo 31. In scaletta tutte le hit che hanno reso il tour di Pezzali un successo da “Hanno Ucciso l’uomo ragno” a “Come mai”, fino a “Con un deca” a “Gli Anni”.
Si spengono i riflettori con il sorriso di Pezzali a salutare, per ora, i suoi fan intergenerazionali. Un fenomeno musicale tutto da studiare. Intanto “Circo Max – Una notte di hit” il 7 settembre arriverà in prima serata su Canale 5, mentre si stanno ultimando le riprese di “Hanno ucciso l’Uomo Ragno – La vera storia degli 883”, la serie Sky diretta da Sydney Sibilia, Francesco Ebbasta e Alice Filippi con Elia Nuzzolo e Matteo Oscar Giuggioli.
LA SCALETTA 1. Hanno Ucciso L’uomo Ragno 2. S’inkazza 3. Rotta Per Casa Di Dio (Riccardo Zanotti) 4. Giovani Wannabe (Riccardo Zanotti) 5. La Regola Dell’amico (Dargen D’amico) 6. Dove Si Balla (Dargen D’amico) 7. Come Deve Andare 8. L’universo Tranne Noi 9. Ti Sento Vivere 10. Lo Strano Percorso 11. Sempre Noi (Articolo 31) 12. Domani Smetto (Articolo 31) 13. Sei Un Mito 14. La Regina Del Celebrità 15. La Lunga Estate Caldissima 16. Bella Vera / Musica Leggerissima / Nella Notte (Colapesce Dimartino) 17. Intro + Gli Anni (Lazza) 18. Cenere (Lazza) 19. Nessun Rimpianto 20. Una Canzone D’amore 21. Come Mai 22. Medley (Nient’Altro Che Noi / Eccoti / Io Ci Sarò / Se Tornerai)
23. Quello Che Capita 24. Il Grande Incubo 25. La Dura Legge Del Gol (Gazzelle)
26. Destri (Gazzelle) 27. L’ultimo Bicchiere 28. Non Me La Menare / Te La Tiri / 6 Uno Sfigato 29. Nord Sud Ovest Est / Tieni Il Tempo (Paola e Chiara) 30. Con Un Deca
(Foto di Luca Marenda)
