Porto Rico battuto, la Serbia che asfalta la Repubblica Dominicana e così l’Italbasket vince il girone della seconda fase del Mondiale. Ma nonostante tutto, agli Azzurri toccherà comunque l’avversario peggiore possibile sulla carta: gli Usa, che hanno chiuso il loro gruppo in seconda posizione scivolando nei 40 minuti decisivi con la Lituania che mettevano in palio il primato. Partita con l’handicap per la sconfitta nel primo raggruppamento contro la Repubblica Dominicana, la Nazionale italiana ha sorpassato tutti complice la vittoria della Nazionale serba contro Karl Anthony Towns e compagni: la formazione di Pesic ha asfaltato i caraibici rifilando oltre 30 punti (112-79 il finale). Una vittoria che sistema la situazione dei balcanici, complicatasi dopo il k.o. contro Fontecchio e compagni lo scorso venerdì.
La classifica del girone recita quindi Italia e Serbia a quota 9 punti, con la Nazionale allenata da Pozzecco prima in virtù della vittoria in rimonta nello scontro diretto. L’Italbasket tornerà in campo martedì (ore 14.40) e incrocerà la seconda del girone che ha qualificato Usa e Lituania. Contro ogni pronostico si tratterà proprio del Dream Team guidato da coach Steve Kerr, sulla carta favorito assoluto per la vittoria del Mondiale. Gli statunitensi hanno perso 110-104 contro la nazionale baltica “vanificando” la vittoria del girone da parte dell’Italia, teoricamente importante proprio per evitare l’incrocio nei quarti contro i favoriti per il titolo.
Nella storia gli Azzurri sono riusciti a battere solo una volta gli Stati Uniti. Era il 2004 e, alla vigilia delle Olimpiadi di Atene dove avrebbe conquistato l’argento, la Nazionale vinse un’amichevole a Colonia. In panchina sedeva Carlo Recalcati, in campo c’era Gianmarco Pozzecco e, allora come oggi, nelle fila del Dream Team mancavano alcuni dei migliori giocatori. Martedì Poz e Recalcati saranno entrambi a bordo campo, il secondo nelle vesti di senior-coach dello staff azzurro e l’Italbasket si ripresenterà con dodici giocatori che fanno del gruppo la loro arma migliore.
La mission impossible vivrà anche di un altro incrocio, quello contro Paolo Banchero. La stella degli Orlando Magic, origini italiane, è stato a lungo corteggiato dalla Federazione pallacanestro per convincerlo a scegliere la maglia azzurra. Alla fine, come prevedibile, ha preferito scendere in campo con gli Usa, paese in cui è nato. L’Italia sta facendo a meno di una potenziale stella e il faccia a faccia rappresenterà sicuramente uno stimolo per ognuno dei 12 convocati da Pozzecco per dimostrare che la squadra può fare a meno della superstar. Nell’ultima apparizione tra le prime otto del mondo, era il 1998 e c’era Pozzecco in campo, furono proprio gli Usa a fermare la corsa degli azzurri nei Mondiali in Grecia. Questa volta Datome e compagni proveranno a realizzare un’altra impresa, con il vantaggio di giocare con la testa libera da pressioni, dopo un cammino già indimenticabile.
“Erano troppi anni che non arrivavamo tra le prime otto al mondo. È stata fatta una scelta intelligente e la squadra è stata perfetta. Ora dobbiamo sognare – ha sottolineato a caldo il presidente della Fip Gianni Petrucci – La squadra c’è, i giocatori sono straordinari, e c’è uno staff tecnico di primo ordine”. Di fronte l’Italia avrà una montagna da scalare, le stelle Nba guidate in panchina da coach Kerr e sul parquet da Anthony Edwards, ma arrivati a questo punto del torneo sognare non costa nulla. Dice il Poz: “Nello sport la cosa che devi garantire per viverla con un minimo di gratificazione è quella di poter competere, e questi ragazzi possono combattere con chiunque”.
Con gli ultimi incontri della seconda fase, si è definito il quadro dei quarti che inizieranno martedì alle 10.45 con Lituania-Serbia e proseguiranno con la sfida tra gli Azzurri e Team Usa nella stessa giornata. Mercoledì, invece, toccherà a Germania-Lettonia (ore 10.45) e Canada-Slovenia (ore 14.30). La vincente tra Italia e Usa sfiderà chi avrà la meglio tra Germania e Lettonia. Da notare come, per la pria volta dopo 23 anni, la Spagna resta fuori dalle fasi a scontri diretti di una grande competizione internazionale: la Nazionale iberica, allenata da Sergio Scariolo, ha perso lo ‘spareggio’ contro il Canada e non si è qualificata per i quarti.