Una 52enne è stata uccisa nell’androne del palazzo in cui viveva a Roma, in via Giuseppe Allievo, nella zona di Trionfale-Primavalle. Sull’addome ha diversi segni di ferite da arma da taglio. La vittima si chiamava Rossella Nappini e lavorava come infermiera all’ospedale San Filippo Neri, che si trova vicino al luogo del delitto. Gli inquirenti sono al lavoro per indagare sulle cause della morte: si segue anche la pista di un femminicidio. Gli investigatori della Sezione Omicidi della Squadra Mobile di Roma, infatti, hanno interrogato l’ex fidanzato della vittima, che in un primo momento risultava irreperibile. Rintracciato, è stato portato in questura e interrogato insieme ad altri uomini. Gli agenti stanno ascoltando una serie di persone per ricostruire la possibile dinamica di quanto accaduto e far luce sulla vicenda

“Assistiamo all’ennesimo femminicidio provando dolore, sgomento e rabbia. A nome della Giunta Regionale esprimo il cordoglio per Rossella Nappini, l’infermiera brutalmente assassinata a Roma. Ci stringiamo ai familiari, agli amici e ai colleghi del San Filippo Neri”, scrive il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca.

Sul luogo del delitto è intervenuta per un sopraluogo anche la pm Claudia Alberti del gruppo violenze di genere, che ha disposto l’autopsia per stabilire il numero di colpi che ha ucciso la 52enne. La Polizia scientifica è al lavoro sulla scena del crimine: numerose le coltellate, alcune a organi vitali. La scoperta è stata fatta da due studenti che hanno trovato il corpo della donna in una pozza di sangue intorno alle ore 17 e hanno chiamato la polizia. Secondo quanto riporta RomaToday, molti vicini di casa del palazzo hanno riferito di aver sentito delle grida poco prima del ritrovamento del corpo e poi successivamente avrebbero visto un uomo allontanarsi dal luogo dell’omicidio. Non si esclude che prima dell’accoltellamento la vittima abbia avuto un litigio con il suo assassino.

“Da quel che mi hanno riferito la vittima, da qualche mese, viveva qui con la mamma, che ha circa 80 anni, perché stava male”, ha detto Paolo Tedesco, amministratore del palazzo al civico 63 di via Giuseppe Allievo, chiamato da un condomino. “L’infermiera l’ho incontrata solo due volte, mi è sembrata subito una persona perbene, ma non lo conoscevo, non posso dire di più. Pare che il corpo sia stato trovato da due ragazzi”.

La vittima, Rossella Nappini, in occasione del suo compleanno aveva creato su Facebook una raccolta fondi per “Casa delle donne per non subire violenza” di Bologna. Questo il testo che aveva postato nel 2018: “Per il mio compleanno quest’anno, sto chiedendo donazioni per Casa delle donne per non subire violenza onlus. Ho scelto questa organizzazione no profit perché il suo obiettivo è molto importante per me e spero che prenderai in considerazione la possibilità di offrire un contributo per festeggiare con me. Ogni piccola donazione mi aiuterà a raggiungere il mio obiettivo”.

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