“Dovevo arrivare a quasi 63 anni per comprendere cosa prova una donna molestata quando le palpano il sedere. Io per interrompere la cosa ho scelto di allontanarmi velocemente dall’evento a cui partecipavo, sempre mantenendo il sorriso sulle labbra e di non fare una piazzata solo per rispetto della divisa che indosso, ma la tentazione è stata forte!”. È questa la denuncia fatta in un post pubblicato (e poi rimosso) su Facebook da Marco Agostini, comandante generale del corpo di polizia locale di Venezia, all’indomani del grande evento “One Night Only” che Giorgio Armani ha organizzato all’Arsenale per celebrare il suo legame speciale con la città e con il mondo del cinema. “Sì, mi hanno palpato il sedere alla festa di Armani. Più volte. E non volendo fare scenate, per il contesto e per rispetto della divisa che indosso, ho alzato i tacchi e me ne sono andato. Ma adesso posso dire che capisco cosa prova una donna quando viene molestata”, ha spiegato Agostini poi al Gazzettino, confermando quanto accaduto e spiegando di aver deciso di rendere pubblico l’accaduto “più che altro per solidarizzare con le donne che subiscono atti del genere, adesso che l’ho provato personalmente, so cosa vuol dire“.
Secondo quanto ricostruito, sabato sera era tra gli oltre 500 invitati dell’esclusiva serata di Armani a cui erano presenti divi di Hollywood e star della musica del calibro di Sophia Loren, Jessica Chastain, Rocío Muñoz Morales, Kasia Smutniak, Claudia Gerini, Benicio Del Toro, Gabriele Salvatores, Giuseppe Tornatore, Luca Guadagnino e Luca Argentero, solo per citarne alcuni. La prima parte della serata, quella della sfilata, si è svolta normalmente: i posti erano assegnati, il pubblico selezionatissimo, i controlli accurati. Le molestie sono avvenute quando gli invitati hanno lasciato la Tesa numero 89, quella appunto della sfilata, e si sono spostati nella terza Tesa, la numero 91, dove era stato allestito il bancone bar, la consolle per la musica, alcuni divanetti (pochissimi e tutti occupati) e dove venivano serviti i finger food. E dove, inevitabilmente, c’è stata non poca ressa: finita la sfilata, infatti, erano state invitate anche altre persone, in lista c’erano ben 700 ospiti. Inevitabile la calca. “È stato lì, al cocktail, che mi hanno palpato il sedere”, ha detto al “Gazzettino” il comandante Agostini.
Una volta tornato a casa, Agostini ha raccontato tutto sulla sua pagina Facebook. Ha scritto: Al “Gazzettino” ha spiegato meglio cos’è successo: “È stato durante il cocktail, ero con il sindaco e altri, stavamo parlando, tutt’attorno la calca era notevole quando ad un certo punto mi hanno palpato il sedere. La prima volta ho fatto finta di niente, pensavo a un errore. Poi una seconda, su cui ancora ho sorvolato. E poi un’altra e un’altra. In tutto cinque“. Ha idea di chi sia stato? “La ressa era tanta, ma sono quasi sicuro di un ragazzetto, un ventenne”. Sempre lo stesso? “Direi di sì”. E non ha reagito? “La tentazione era forte, ma, come ho scritto, per rispetto della divisa che indosso, ho deciso di non fare piazzate. Mi dispiace di essermi allontanato senza dare spiegazioni, stavo parlando con il sindaco e altre persone, ma non potevo tollerare altro e non volevo fare scenate, quindi non restava che andarsene”. Però l’ha scritto sui social: perché? “Per esprimere solidarietà alle donne, l’intento era solo questo. Adesso ho capito cosa prova una donna quando viene molestata, quando le palpano il sedere. L’ho capito solo ora e alle donne va tutta la mia solidarietà”.